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Il Regno Unito ha inaugurato il suo primo impianto per la cattura diretta del carbonio atmosferico. È stato realizzato dalla società Mission Zero Technologies in collaborazione con l’Università di Sheffield. Nonostante la sua capacità limitata di cattura e stoccaggio, pari a sole 50 tonnellate di CO2 all’anno, in confronto ad altri impianti più grandi, questo progetto è altamente innovativo. La struttura opera mediante la cattura di anidride carbonica direttamente dall’aria, immagazzinandola sotto forma di gas, con l’intenzione di utilizzarla per la produzione di carburanti sostenibili per l’aviazione.
Rimuovere l’anidride carbonica dall’atmosfera
Le tecnologie di sequestro diretto del carbonio mirano a rimuovere l’anidride carbonica dall’atmosfera per ridurre l’impatto delle emissioni umane sui cambiamenti climatici. Questo approccio è cruciale per raggiungere l’obiettivo di zero emissioni nette entro il 2050. Nonostante la giovinezza di questa tecnologia rispetto alle tecniche di cattura direttamente alla fonte, rappresenta un elemento chiave per affrontare la crisi climatica.
L’impianto è alimentato da energia solare
L’impianto di Mission Zero Technologies, alimentato interamente da energia solare, sfrutta una tecnologia ispirata ai polmoni umani per trasportare l’anidride carbonica. È in grado di estrarre la CO2 dall’atmosfera e concentrarla direttamente in forma gassosa. Un procedimento che quindi avviene senza l’utilizzo di sostanze aggiuntive come idrossido di sodio o ammine. Questa innovazione permette all’impianto di consumare significativamente meno energia rispetto alle tecnologie esistenti, senza l’impiego di componenti rari o costosi.
L’impianto sarà utilizzato per testare l’efficacia di questa nuova tecnologia e valutarne la scalabilità per impianti di maggiore capacità. L’anidride carbonica catturata sarà impiegata dagli studiosi dell’Università di Sheffield per esplorare e ottimizzare la produzione di carburanti sostenibili per l’aviazione. Questi propellenti, a impatto netto zero, utilizzano il carbonio catturato dall’atmosfera. In questo modo si viene ad eliminare la necessità di estrarre ulteriori combustibili fossili e si apre la strada a soluzioni più sostenibili per l’industria dell’aviazione.
