Home » Intelligenza Artificiale » Supremazia quantistica: vale anche per le analisi di problemi reali
La supremazia quantistica è un fatto. Un computer quantistico ne ha superato infatti uno tradizionale nell’affrontare un problema reale, ossia la rilevazione di attacchi informatici nel traffico internet. Quest’ultimo risultato segna un autentico balzo in avanti nella questione. Il traguardo è stato recentemente documentato sulla rivista Nature Communication Physics e rappresenta il frutto della collaborazione tra l’Università Statale e il Politecnico di Milano.
I ricercatori coinvolti in questo progetto pionieristico hanno dimostrato che l’utilizzo dell’intelligenza artificiale su un computer quantistico consente di individuare le minacce informatiche in modo incredibilmente più veloce rispetto ai computer tradizionali. Nell’ambito dell’esperimento, è stato utilizzato il potentissimo computer quantistico D-Wave Advantage. Dotato di ben 5.000 bit quantistici (qubit), analizza una vasta banca dati composta da 3 milioni di pacchetti di traffico internet.
Il coordinatore della ricerca, il fisico dei materiali condensati Enrico Prati, della Statale di Milano, spiega il processo. “Già due anni fa, avevamo introdotto una nuova modalità di programmazione dell’algoritmo di intelligenza artificiale quantistica. Originariamente questo era stato sviluppato dalla NASA e noto come la macchina di Boltzmann. Ci si ispirava al metodo utilizzato, tra gli altri, da Netflix per le raccomandazioni cinematografiche. Oggi – continua Prati – vediamo chiaramente che esistono condizioni in cui l’uso di un computer quantistico è fino a 64 volte più rapido rispetto a un tradizionale”.
Ciò che rende davvero unica questa ricerca italiana è l’applicazione del metodo di apprendimento ai dati reali del traffico internet. Parliamo di quelli utilizzati di solito per addestrare i sistemi di protezione dei dati da parte delle giganti aziende come Amazon o Microsoft, nonché dalle istituzioni governative. I ricercatori hanno istruito una rete di neuroni quantistici e successivamente hanno analizzato ogni pacchetto di dati. Un elemento chiave a favore del computer quantistico è stata la sua capacità di eseguire simultaneamente più copie del programma sullo stesso processore quantistico, riducendo notevolmente i tempi di esecuzione. “Siamo riusciti a scoprire un modo per sfruttare in modo più efficiente l’hardware quantistico già disponibile”, conclude entusiasticamente Moro.
© 2023 Near Future - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
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