L’annuncio della Omnisust, azienda leader nella gestione circolare dei rifiuti industriali, è stato fatto durante un evento digitale organizzato con Confindustria, che ha visto la partecipazione di leader imprenditoriali da tutto il territorio nazionale.
Cosa provoca l’emissione di Co2?
Le emissioni di Co2, con l’alta produzione di gas, petrolio e carbone, entrano nella nostra aria pulita e creano uno strato invisibile intorno alla terra. Questo strato trattiene il calore all’interno della terra e questo processo, chiamato effetto serra, causa il riscaldamento globale. “Con l’evoluzione delle normative europee, è imperativo per le aziende anticipare e adattarsi rapidamente – ha spiegato Chicco Testa, presidente del Consiglio di Amministrazione di Omnisyst – Il nuovo algoritmo rappresenta un passo significativo verso la realizzazione di una gestione dei rifiuti a ridotto impatto ambientale”.
Quale settore produce più emissioni di Co2?
L’uso di energia è responsabile del 77,1% delle emissioni di gas effetto serra, circa un terzo del quale attribuibile ai trasporti. La quota rimanente di emissioni proviene per il 10,55% dall’agricoltura, per il 9,10% dai processi industriali e di utilizzo del prodotto e per il 3,32% dalla gestione dei rifiuti. L’algoritmo di Omnisyst è stato progettato per considerare diverse variabili nella gestione dei rifiuti, correlando le diverse tipologie del rifiuto al loro impatto nei processi di smaltimento e trattamento. La tecnologia permette alle aziende di ridurre l’impatto ambientale e di rispettare le stringenti normative in vigore, come il Regolamento sulla normativa europea sul clima e la Corporate sustainability reporting directive (Csrd).

Perché le emissioni di Co2 fanno male al pianeta?
L’anidride carbonica (CO2) è tra i gas ad effetto serra (Greenhouse gas o GHG) che maggiormente contribuiscono al riscaldamento del pianeta. Tali gas presenti nell’atmosfera terrestre catturano il calore del sole impedendogli di ritornare nello spazio. Le normative europee impongono ai paesi membri dell’Ue e alle loro industrie di ridurre le emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030. ”L’introduzione dell’algoritmo è una risposta diretta a queste sfide, offrendo una soluzione che non solo soddisfa, ma anticipa le norme di sostenibilità futura”, ha aggiunto Testa.
Chi produce più emissioni di Co2?
Cina, Stati Uniti, Ue, India, Russia e Giappone sono le economie che emettono più CO2 al mondo. Questa situazione riflette sia il livello di sviluppo economico che le dimensioni di queste economie, oltre che il tipo di energia utilizzata e il settore industriale dominante.
- Cina: È il maggior emettitore di CO2, con una grande parte dell’energia proveniente dal carbone. La sua rapida industrializzazione e urbanizzazione contribuiscono a questo dato.
- Stati Uniti: Sebbene abbiano ridotto le emissioni negli ultimi anni, rimangono uno dei maggiori emettitori a causa dell’uso intensivo di combustibili fossili, in particolare nel settore dei trasporti.
- Unione Europea: Concentra gli sforzi sulla transizione verso energie rinnovabili, ma le emissioni rimangono significative a causa della presenza di paesi con diverse velocità di transizione energetica.
- India: La rapida crescita economica e l’ampia dipendenza dal carbone sono i fattori principali dietro le emissioni di CO2 del paese.
- Russia: Ha un grande settore energetico basato sul gas naturale, ma anche una significativa produzione industriale e un’elevata dipendenza dal carbone.
- Giappone: Ha un alto livello di attività industriale e una forte dipendenza dall’importazione di combustibili fossili, in particolare dopo il disastro di Fukushima che ha ridotto l’uso dell’energia nucleare.
Tutte queste economie stanno cercando di ridurre le proprie emissioni di CO2 attraverso diverse misure, tra cui l’adozione di energie rinnovabili, l’efficienza energetica e la decarbonizzazione dei trasporti e dell’industria. Tuttavia, i progressi variano e restano ancora molte sfide da affrontare.