Uno studio condotto dall’Università di Copenaghen ha analizzato il legame tra consumo di cannabis e declino cognitivo con l’avanzare dell’età. Coinvolgendo oltre 5.000 uomini, i ricercatori hanno confrontato i risultati di un test d’intelligenza sostenuto durante il servizio militare obbligatorio tra i 18 e i 26 anni, con quelli ottenuti più di tre decenni dopo, quando i partecipanti avevano circa 64 anni. I dati raccolti hanno permesso di esaminare l’effetto di un consumo prolungato della sostanza sul naturale peggioramento delle capacità cognitive.
Secondo i risultati, chi aveva fatto un uso frequente di cannabis non ha mostrato un declino cognitivo maggiore rispetto ai non consumatori. Anzi, il peggioramento medio dei risultati era inferiore di circa 1,3 punti tra i fumatori abituali, sebbene tale differenza sia troppo contenuta per avere un significato clinico. Questi dati suggeriscono che la cannabis, almeno in base alle analisi condotte, potrebbe non influire negativamente sulle capacità mentali legate all’età e, in alcuni casi, potrebbe persino offrire un lieve effetto protettivo.
Nonostante i risultati incoraggianti, lo studio presenta alcune limitazioni. Non è stato possibile verificare se i partecipanti avessero consumato cannabis al momento del primo test, lasciando aperta l’ipotesi che eventuali differenze nei risultati derivino non dall’effetto protettivo della sostanza, ma dal fatto che molti avevano smesso da tempo di utilizzarla. Inoltre, altre ricerche hanno evidenziato possibili benefici del THC, come la protezione contro malattie neurodegenerative, ma esistono studi che indicano effetti opposti.
Un aspetto significativo emerso dalla ricerca è la reversibilità di eventuali danni cognitivi associati al consumo di cannabis. Gli autori sottolineano che, nella maggior parte dei casi, gli effetti negativi svaniscono dopo pochi mesi di astinenza, persino tra i consumatori abituali. Questo apre nuove prospettive su un utilizzo consapevole della sostanza e sul suo potenziale terapeutico. Tuttavia, ulteriori studi sono necessari per confermare o smentire queste osservazioni e definire il reale impatto della cannabis sulla salute mentale.
© 2023 Near Future - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
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