La giovinezza del cervello si riferisce alla capacità del cervello di mantenere elasticità, memoria e rapidità di apprendimento nonostante l’avanzare dell’età. Fattori come uno stile di vita attivo, stimoli intellettuali e relazioni sociali possono contribuire a preservare questa “freschezza” mentale nel tempo. Molti studi hanno associato l’istruzione a vantaggi per la salute, come migliori condizioni di vita, un QI più alto e lavori più remunerativi. Tuttavia, si conosce poco sull’impatto specifico che gli anni di scuola potrebbero avere sulla struttura cerebrale e sul suo processo di invecchiamento. Per indagare la questione, i ricercatori hanno sfruttato una legge britannica del 1972 che ha esteso l’istruzione obbligatoria da 15 a 16 anni. Questa modifica ha permesso di esaminare gli effetti reali dell’istruzione sul cervello, confrontando chi aveva frequentato la scuola per periodi differenti.
I ricercatori hanno sottoposto circa 30.000 individui a scansioni di risonanza magnetica, focalizzandosi sulla struttura delle diverse regioni del cervello. Le analisi, effettuate a distanza di 46 anni dalla modifica scolastica, non hanno rilevato variazioni significative nella struttura cerebrale tra chi aveva prolungato il periodo scolastico e chi no. “Non siamo riusciti a identificare effetti duraturi che un anno di istruzione in più potesse aver lasciato sulla struttura del cervello”, ha spiegato Rogier Kievit, che ha guidato il progetto. I benefici scolastici sembrano dunque svanire nel tempo, senza una protezione diretta contro l’invecchiamento del cervello.
Lo studio invita alla cautela nell’interpretare il legame tra istruzione e salute cerebrale come una causalità diretta. Secondo Kievit, potrebbero esserci effetti temporanei dell’istruzione, simili a quelli dello sport, che richiederebbero una costante “esercitazione mentale” per rimanere attivi. “Anche se le nostre scoperte suggeriscono l’assenza di un nesso di causalità tra istruzione e dimensioni cerebrali, serviranno ulteriori ricerche per approfondire questa relazione”, ha concluso il ricercatore.
© 2023 Near Future - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
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