Che cosa sono i disturbi alimentari
I disturbi alimentari sono condizioni psicologiche caratterizzate da un rapporto anormale con il cibo e il peso, che compromettono la salute fisica e mentale. Questi includono anoressia nervosa, bulimia nervosa, e disturbo da alimentazione incontrollata (binge eating disorder), un’altra condizione critica dove le abbuffate compulsive portano spesso all’obesità.
Tutto ciò può portare a gravi complicanze mediche, come malnutrizione, problemi cardiaci, e depressione. I social media e gli ideali di magrezza della società moderna spesso aggravano questi disturbi. La prevenzione e il trattamento tempestivo sono cruciali per ridurre la mortalità e migliorare la qualità della vita dei pazienti.
Laura Dalla Ragione, psichiatra e direttrice della rete umbra (Usl1) contro i disturbi del comportamento alimentare, sottolinea l’urgenza di affrontare questi problemi. L’obesità, infatti, rappresenta l’altra faccia della medaglia dei disturbi alimentari, aggravata dall’idealizzazione della magrezza nella società. Questo porta molte persone a ricorrere a soluzioni drastiche come la chirurgia estetica e l’uso improprio di farmaci dimagranti, come il semaglutide, un farmaco antidiabetico il cui uso è in pericolosa crescita anche in Italia.
Dalla Ragione evidenzia anche il ruolo devastante dei social media nella diffusione dei disturbi alimentari. I giovani sono esposti a un flusso continuo di informazioni e immagini che promuovono ideali di magrezza, alimentando l’autostima negativa e incoraggiando pratiche dannose per la salute. Le app per il conteggio calorico e il monitoraggio del corpo sono strumenti facilmente accessibili che amplificano questo problema.

Disturbi alimentari: i numeri
I dati del Ministero della Salute sono allarmanti: negli anni 2000, circa 300.000 persone soffrivano di disturbi alimentari in Italia, un numero che è salito a oltre 3 milioni oggi. Tra gli adolescenti, queste patologie rappresentano la seconda causa di morte dopo gli incidenti stradali. Durante la pandemia, i casi sono aumentati del 30%, con un forte incremento tra i giovanissimi. Anche la componente maschile dei pazienti è in aumento, rappresentando ora il 20% del totale.
Disturbi alimentari: cosa fare
Il servizio nazionale “Sos disturbi alimentari” ha registrato un drastico aumento delle richieste di aiuto, raddoppiate nel 2020 e triplicate nel 2023. Le conseguenze dei disturbi alimentari sono gravi: depressione, isolamento sociale, compromissione di apparati cardiaco e gastrointestinale, osteoporosi, e rischi di morte per arresto cardiaco o suicidio. La mortalità è più alta nelle regioni prive di strutture specializzate. Attualmente, in Italia esistono 136 centri per i disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, di cui 115 appartenenti al Servizio Sanitario Nazionale.