Home » Scienza » Salute » Cicli di sonno irregolari e rischio cardiovascolare: lo studio che cambia le regole
Uno studio pubblicato sul Journal of Epidemiology & Community Health ha evidenziato che cicli irregolari di sonno e veglia aumentano significativamente il rischio di eventi cardiovascolari gravi, come infarto e ictus. La ricerca, condotta dall’Università di Ottawa su 72.269 persone di età compresa tra 40 e 79 anni, dimostra che la regolarità del sonno può essere un fattore critico per la salute del cuore, anche più della durata del sonno.
Il team, guidato da Jean-Philippe Chaput, ha utilizzato dati della biobanca britannica, selezionando partecipanti senza precedenti problemi cardiovascolari. Ai soggetti è stato chiesto di indossare un activity tracker per una settimana, per monitorare i modelli di sonno e calcolare un punteggio di regolarità del sonno (SRI). Un SRI sopra 87 indicava un sonno regolare, mentre un punteggio sotto 72 era considerato irregolare.
Durante un follow-up di otto anni, gli studiosi hanno analizzato il tasso di decessi per cause cardiovascolari, integrando i dati con fattori come età, attività fisica, dieta, consumo di alcol e caffeina, salute mentale, fumo e lavoro su turni.
I risultati mostrano che chi dorme in modo irregolare ha un rischio del 26% più elevato di subire un evento cardiovascolare grave rispetto a chi ha un sonno regolare. Anche un punteggio SRI tra 72 e 87 è stato associato a un rischio superiore dell’8%. Questo significa anche che i disturbi del sonno non vanno sottovaluti ma bisogna trovare una soluzione, magari rivolgendosi anche a esperti del settore. Gli autori sottolineano che, trattandosi di uno studio osservazionale, non è possibile stabilire un nesso causale diretto. Inoltre, i tracker non consideravano i pisolini diurni e il campione potrebbe non essere rappresentativo dell’intera popolazione britannica.
Gli esperti concludono che la regolarità del sonno dovrebbe essere considerata nelle linee guida per la salute pubblica e nelle pratiche cliniche, poiché potrebbe essere più rilevante della durata del sonno per prevenire problemi cardiovascolari.
© 2023 Near Future - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
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