Il mal di testa è un disturbo molto comune che colpisce milioni di persone a livello globale. A causarlo possono essere numerosi fattori, tra cui anche l’alimentazione. Una revisione condotta da Stovner, che ha analizzato studi tra il 1990 e il 2015, ha rivelato che circa il 45% della popolazione mondiale soffre di mal di testa. La prevalenza è leggermente superiore nel sesso femminile (oltre il 50%) e inferiore negli uomini (poco meno del 40%). La cefalea è riconosciuta come una malattia con un impatto sociale notevole, non solo per il dolore individuale, ma anche per le conseguenze economiche e sociali che comporta. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) l’ha inclusa tra le 20 patologie più invalidanti per le donne tra i 15 e i 45 anni.
Perché mi fa male la testa
Il termine “cefalea” si riferisce a diversi disturbi caratterizzati dal dolore alla testa e può essere suddiviso in due categorie principali: cefalee primarie e cefalee secondarie. Le cefalee primarie, come l’emicrania, la cefalea tensiva e la cefalea a grappolo, non sono causate da patologie organiche dimostrabili e il dolore è il sintomo principale. Le cefalee secondarie, al contrario, sono il risultato di altre condizioni mediche, come traumi cranici, disturbi vascolari o infettivi, o l’uso di sostanze.

Cosa peggiora il mal di testa
Le cause del mal di testa sono varie e includono fattori individuali e ambientali. Tra i fattori scatenanti ci sono quelli alimentari, ormonali, psicologici, ambientali e metabolici. In particolare, l’alimentazione può influire significativamente sul mal di testa. Alcuni alimenti contengono sostanze come le amine biogene (istamina, feniletilammina, tiramina) che possono esacerbare i sintomi.
Quali alimenti fanno venire il mal di testa
Alimenti frequentemente associati al mal di testa includono formaggi stagionati, cioccolato, frutta a guscio, agrumi, pomodori, banane, avocado, hot dog, cibi contenenti glutammato monosodico, aspartame, nitriti e solfiti, cibi grassi e fritture, gelato, aringhe e frutti di mare. Anche le bevande con caffeina e alcoliche, specialmente vino rosso e birra, possono scatenare mal di testa.
Le abitudini alimentari giocano un ruolo cruciale. La disidratazione, una brusca riduzione della caffeina, il digiuno e le irregolarità nei pasti possono contribuire all’insorgenza di cefalee. Ad esempio, saltare pasti o consumarli in orari irregolari può provocare mal di testa.
Come si fa a far passare il mal di testa
Per gestire il mal di testa attraverso l’alimentazione, è utile tenere un diario alimentare per identificare gli alimenti che scatenano i sintomi. Modificare la dieta, evitando cibi problematici e mantenendo abitudini alimentari regolari e bilanciate, può aiutare a ridurre la frequenza e l’intensità dei mal di testa, migliorando così la qualità della vita.