Un team di ricercatori, guidato dall’Université de Lyon, ha realizzato una nuova “mappa” dell’Universo, rivelando una comprensione più dettagliata della sua struttura gravitazionale.
Lo studio, pubblicato su Nature Astronomy, si basa sul modello standard della cosmologia Lambda Cold Dark Matter (CDM), che suggerisce che la struttura su larga scala dell’Universo sia il risultato di fluttuazioni quantistiche avvenute durante l’inflazione cosmica, nelle prime fasi dell’evoluzione dell’Universo. Queste minuscole fluttuazioni di densità si sono poi evolute nel tempo, portando alla formazione di galassie e ammassi galattici.
Man mano che le perturbazioni di densità crescevano, queste regioni hanno iniziato ad attrarre la materia circostante, formando dei “bacini di attrazione”, ovvero minimi di potenziale gravitazionale. Questi bacini sono essenziali per comprendere come la materia si distribuisce su larga scala nell’universo e come le galassie si muovono al suo interno.
I ricercatori hanno utilizzato i dati più recenti della compilazione Cosmicflows-4 (CF4) e un algoritmo avanzato per ricostruire la struttura su larga scala dell’Universo fino a una distanza di circa un miliardo di anni luce. Questo approccio ha permesso di mappare i principali bacini di attrazione gravitazionale, fornendo una valutazione accurata dei domini gravitazionali che influenzano il movimento delle galassie.
In precedenza, si riteneva che la Via Lattea facesse parte di una regione chiamata Superammasso di Laniakea. Tuttavia, i nuovi dati suggeriscono che Laniakea potrebbe essere solo una parte di un bacino gravitazionale più grande, conosciuto come Shapley, che copre un volume maggiore rispetto a quanto precedentemente stimato.
Tra le scoperte principali, la Sloan Great Wall emerge come il più grande bacino di attrazione finora identificato, con un volume di circa mezzo miliardo di anni luce cubici, più del doppio rispetto al bacino di Shapley, che era ritenuto il più grande fino a questo studio. Questi risultati offrono una visione inedita del panorama gravitazionale dell’Universo locale, fornendo nuove informazioni su come le strutture cosmiche, come galassie e ammassi, si sono evolute e continuano a interagire nel corso del tempo.
© 2023 Near Future - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
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