Cos’è un drone antincendio?
Un drone è un aeromobile senza pilota che può essere controllato a distanza da un operatore o può essere autonomo grazie a sistemi di navigazione e controllo integrati. I droni sono utilizzati in una varietà di settori, tra cui l’agricoltura, la sorveglianza, la fotografia aerea, la consegna di pacchi e molto altro ancora. Nell’ultimo periodo gli esperti dell’Enpa, in collaborazione con i ricercatori dell’Imperial College di Londra nel Regno Unito, hanno sviluppato un innovativo sistema di isolamento che può resistere alle alte temperature.
Nel contesto dell’antincendio, i droni possono svolgere diverse funzioni utili:
- Sorveglianza e rilevamento precoce degli incendi: I droni possono essere equipaggiati con telecamere termiche e sensori specializzati per individuare gli incendi forestali o altri tipi di incendi in modo precoce. Grazie alle nuove tecnologie, inoltre, non subiranno alcun danno. Questo non solo consente alle squadre di soccorso di intervenire rapidamente prima che l’incendio si diffonda troppo, ma hanno le potenzialità per ridurre al minimo i danni.
- Mappatura e monitoraggio: I droni possono volare sopra le zone colpite dal fuoco per mappare l’estensione dell’incendio e monitorare la sua evoluzione nel tempo. Queste informazioni sono preziose per pianificare strategie di spegnimento e per valutare i rischi per la sicurezza.
- Spegnimento controllato: I droni di cui parliamo oggi rivoluzioneranno il lavoro dei pompieri, eliminando la necessità di compiti pericolosi. Sono attrezzati con dispositivi per lo spegnimento degli incendi e sono composti da materiale molto resistente, chiamato Aerogel. Possono essere utilizzati per raggiungere aree difficilmente accessibili o per iniziare il processo di spegnimento mentre le squadre di terra si preparano ad intervenire.
- Comunicazione e coordinamento: I droni possono servire come piattaforma di comunicazione tra le squadre di emergenza e i comandi operativi. Possono trasmettere immagini in tempo reale e altre informazioni cruciali per coordinare le operazioni di soccorso.
Droni antincendio: rivoluzione nel lavoro dei vigili del fuoco
Secondo il Laboratorio federale di prova dei materiali e di ricerca (Enpa): “Quando un drone effettua una ricognizione preliminare, non è più necessario inviare immediatamente esperti nella zona di pericolo. Questo è un progresso straordinariamente interessante per noi”, afferma Stefan Keller, responsabile della formazione dei vigili del fuoco presso la compagnia di assicurazione immobiliare del Canton Zurigo.
Attualmente, vengono utilizzati droni nella lotta agli incendi, ma solo a una distanza di sicurezza dal fuoco. L’elettronica e le batterie di questi dispositivi aerei telecomandati non erano in grado di resistere al calore estremo generato da un incendio.
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Il Fire Drone resiste alle più alte temperature grazie all’Aerogel
Secondo una nota pubblicata, il “FireDrone” è rivestito con un isolante chiamato “Aerogel”, un materiale ultraleggero costituito da una miscela di gas e solido che forma una sorta di schiuma solida. Per la costruzione di questo drone, i ricercatori hanno scelto un aerogel basato su una plastica di poliimmide. Anche la NASA sta studiando questi materiali, specialmente per l’isolamento delle tute spaziali.
Il drone antincendio, con questo tipo di isolamento, ha superato con successo i test presso il centro addestrativo dei pompieri di Andelfingen, nel canton Zurigo. Dopo numerosi voli nel fuoco, l’elettronica, la termocamera e i sensori di CO2 non hanno subito alcun danno. Il prossimo obiettivo dei ricercatori sarà testare la resistenza del drone allo sviluppo di pesante fuliggine. I dettagli su questa innovativa macchina sono stati recentemente pubblicati sulla rivista specializzata “Advances Intelligent Systems”
Con l’avvento dei droni antincendio, la lotta contro le fiamme ha raggiunto nuove vette di efficacia e rapidità. Grazie alla tecnologia all’avanguardia e alla determinazione degli esperti di emergenza, questi dispositivi volanti si sono rivelati preziosi alleati nelle operazioni di spegnimento degli incendi, garantendo una risposta tempestiva.
Mentre il cambiamento climatico continua a intensificare il rischio di incendi su vasta scala in molte regioni del mondo, l’innovazione tecnologica continua a fornire soluzioni cruciali per affrontare questa sfida crescente. I droni anti-incendio rappresentano solo una delle molte innovazioni che stanno trasformando il modo in cui affrontiamo le emergenze ambientali, e il loro impatto positivo è destinato a crescere nel tempo.
In un mondo in cui la rapidità e l’efficacia delle risposte alle emergenze sono più importanti che mai, questa tecnologia si erge come simbolo di progresso nella lotta contro le fiamme che minacciano i nostri ecosistemi. Con l’impegno continuo alla ricerca e allo sviluppo di tecnologie innovative, possiamo guardare al futuro con fiducia, sapendo che abbiamo gli strumenti necessari per proteggere ciò che amiamo.
Cosa cambia per i droni dal 1 gennaio 2023?
A partire dal 1 gennaio 2023, gli utilizzatori di droni dovranno fare i conti con una serie di nuove regolamentazioni che influenzeranno direttamente la modalità d’uso di questi dispositivi tecnologici sempre più diffusi. In particolare, i droni della famosa marca DJI senza l’etichetta di identificazione della classe CE potranno essere utilizzati solamente all’interno della categoria Open Limited A1, se il loro peso è inferiore a 250 grammi, o nella categoria A3, se il peso si situa tra i 250 grammi e i 25 chilogrammi, oltre alla categoria specifica. Una notizia positiva arriva per i possessori di droni che rientrano in questa categoria. La Commissione europea ha recentemente approvato il regolamento di esecuzione 2022/425 il 14 marzo 2022, il quale ha posticipato la scadenza delle categorie Open Limited al 1 gennaio 2024.
Questa proroga offre un respiro agli utilizzatori di droni senza la marcatura CE, permettendo loro di continuare a operare senza restrizioni fino alla nuova data stabilita.