I primi nove mesi del 2023 hanno fatto registrare in Italia un boom delle installazioni fotovoltaiche, con oltre 3.550 MW di nuova potenza, pari a una crescita del 117% rispetto allo stesso periodo del 2022.
A fine settembre 2023, la potenza fotovoltaica installata cumulativa in Italia ha raggiunto i 28.596 MW, distribuiti su 1.506.558 impianti dislocati su tutto il territorio nazionale.
La Lombardia è la regione con più energia solare d’Italia, con 3.803 MW di potenza cumulata. Seguono la Puglia, con 3.240 MW di potenza, e il Veneto (2.980 MW). Troviamo poi l’Emilia-Romagna (2.873 MW) e Piemonte (2.362 MW).
Il settore della produzione di energia elettrica rappresenta il 29% della potenza installata, seguito dal settore residenziale (23%), e dal terziario (20%). Poi troviamo il comparto C&I – Commerciale e Industriale (18%) e infine il settore agricolo, con il 10% della potenza installata.
Il settore C&I è quello che ha registrato la crescita più significativa, con un aumento del 150% rispetto allo stesso periodo del 2022. Questo dato è da attribuire alla crescente attenzione delle imprese al tema della sostenibilità e alla necessità di ridurre i costi energetici, in seguito all’aumento dei prezzi delle materie prime.
La Lombardia è la regione con più energia solare d’Italia
Il presidente di Italia Solare, Paolo Rocco Viscontini, ha commentato positivamente i dati di crescita del settore C&I: “sono da leggere in modo favorevole. È un settore che di certo risente della coda del caro energia, che ha spinto le imprese a trovare delle soluzioni per contrastare l’aumento dei prezzi dell’energia; penso però che questo trend si confermerà anche in futuro, perché questi soggetti ormai hanno capito che investire nel fotovoltaico significa investire nella competitività”.
Importante il contributo delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER)
Viscontini ha poi sottolineato che, nonostante un rallentamento delle installazioni nel terzo trimestre del 2023, “la crescita del fotovoltaico in Italia è ancora possibile, ma bisogna superare le criticità che ne frenano lo sviluppo, come l’incertezza normativa e l’aumento dei costi delle materie prime”.
Per il presidente di Italia Solare, “i margini di incremento del settore agricolo e industriale sono evidenti e, nei prossimi anni, ci aspettiamo una crescita significativa”. Se, infatti, il settore agricolo può sfruttare il fotovoltaico per produrre energia pulita nelle sue attività, l’industria può utilizzare l’energia solare per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili.
Per quanto riguarda infine il contributo che le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) possono dare alla transizione energetica, Viscontini ha detto di essere “molto fiducioso che le CER portino un contributo significativo e crescente all’installato globale. Come Italia Solare, stiamo seguendo lo sviluppo dei regolamenti applicativi del decreto CER, che sta per vedere la luce”.