Home » Tecnologia » Uno spray consentirà di individuare le impronte digitali
Uno spray innovativo per far risaltare le impronte digitali. Questo il progetto a cui si sta lavorando grazie a un ingrediente speciale: le meduse. Gli scienziati hanno infatti sviluppato una sostanza capace di rendere visibili le impronte digitali in soli 10 secondi, sfruttando una particolare proteina presente nei celenterati acquatici.
Questo strumento rivoluzionario è stato creato da un team della Shanghai Normal University in collaborazione con il professor Tony James dell’Università di Bath, nel Regno Unito. Secondo i ricercatori, la loro invenzione migliorerà significativamente le indagini forensi, rendendole più rapide ed efficienti. Lo spray è solubile in acqua e ha una bassa tossicità, a differenza dei metodi tradizionali che utilizzano polveri dannose o solventi chimici nocivi per l’ambiente. I coloranti dello spray, biologicamente compatibili e non interferenti con il DNA, si basano sulla proteina fluorescente GFP (Green Fluorescent Protein).
“Il nostro sistema è più sicuro, sostenibile e rapido rispetto alle tecnologie attuali”, spiega il professor James. “Può essere utilizzato anche su impronte digitali vecchie di una settimana”. Il team ha sviluppato due coloranti, LFP-Yellow e LFP-Red, da utilizzare a seconda del colore della superficie su cui rilevare le impronte. Una volta spruzzato, il prodotto si lega con le sostanze chimiche del sudore e degli oli della pelle lasciati sulla superficie, rendendo le impronte nitidamente visibili se illuminate da una luce blu. Inoltre, lo spray non produce schizzi, è meno dispersivo delle polveri e funziona bene anche su superfici ruvide e irregolari, come muri e mattoni.
Le impronte digitali sono cruciali nelle indagini forensi, spesso più utili del DNA quando il sospettato è sconosciuto. Tuttavia, l’uso di solventi chimici per il rilevamento delle impronte è sempre più limitato dai governi a causa dei danni che possono causare all’ambiente e alla salute. La proteina GFP, invece, è prodotta naturalmente dalla medusa Aequorea victoria, comune nei mari del Nord America. Questa sostanza fluorescente è già ben nota agli zoologi e ha trasformato il modo in cui visualizzano i processi biologici nelle cellule animali.
© 2023 Near Future - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
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