Home » Tecnologia » Xiaomi progetta propri microprocessori per i suoi smartphone
Xiaomi sta sviluppando una nuova linea di microprocessori che potrebbero sostituire quelli di Qualcomm nei suoi smartphone, con la produzione di massa prevista per il 2025.
Il progetto è stato confermato da Bloomberg, che cita fonti interne all’azienda, e si allinea con i piani precedentemente annunciati. Nel 2023, il capo economista dell’Ufficio di economia e tecnologia dell’informazione di Pechino ha celebrato il completamento del primo chip a 3 nanometri progettato interamente in Cina.
Questa fase, definita “tape-out”, segna la fine della progettazione e l’inizio della produzione del chip. Sebbene Xiaomi non abbia rivelato dettagli sulle specifiche, le dichiarazioni del CEO Lei Jun suggeriscono un investimento significativo in semiconduttori, intelligenza artificiale e sistemi operativi, con oltre 4 miliardi di dollari destinati a questi settori nel prossimo anno. Inoltre, l’azienda sta espandendo i suoi investimenti anche nell’automotive, con il successo della sua auto elettrica SU7, a cui potrebbero essere destinati i nuovi chip.
Xiaomi non è nuova alla progettazione di semiconduttori: nel 2017 ha lanciato il Surge S1, un chip progettato internamente ma utilizzato solo nel mercato cinese. Negli ultimi anni, tuttavia, ha utilizzato principalmente processori di Qualcomm e MediaTek. Secondo alcune voci, il nuovo chip potrebbe essere sviluppato in collaborazione con MediaTek e altre aziende cinesi, ma la produzione sarà probabilmente affidata a TSMC, la fonderia taiwanese che realizza chip per giganti come Apple e Samsung. La SMIC, azienda cinese concorrente, non è ancora in grado di produrre chip a 3nm.
Le implicazioni geopolitiche sono significative. Dopo che Xiaomi è stata inserita nella Entity List sotto l’amministrazione Trump, la compagnia ha cercato di ridurre la dipendenza dalle tecnologie americane, come i chip Qualcomm. Lo sviluppo di chip propri potrebbe rappresentare una mossa strategica per evitare future restrizioni e consolidare l’indipendenza tecnologica, pur rimanendo vincolata alle capacità produttive di TSMC.
© 2023 Near Future - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
Gruppo Editoriale: Lumos - Animalsland - Findyourtravel - Foodando - Worldculture
© 2023 Near Future - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
Gruppo Editoriale: Lumos - Animalsland - Findyourtravel - Foodando - Worldculture