L’anemia è una condizione caratterizzata dalla diminuzione dell’emoglobina nel sangue, una proteina essenziale per il trasporto dell’ossigeno ai tessuti corporei. Questo disturbo può manifestarsi con sintomi quali debolezza, affaticamento, pallore della pelle e delle mucose, difficoltà respiratorie, tachicardia e vertigini.
Secondo uno studio pubblicato sulla rivista The Lancet Haematology dall’Institute for Health Metrics and Evaluation (IHME), l’anemia è la terza causa più comune di anni vissuti con disabilità. Si stima che colpisca circa il 25% della popolazione mondiale, soprattutto donne e bambini. In particolare, si è verificato un aumento rapido dei casi di anemia tra le donne in età fertile, le donne in gravidanza e i bambini sotto i 5 anni. La principale causa di questa condizione è la carenza di ferro nella dieta, responsabile del 66,2% dei casi totali.
Si stima che quasi due miliardi di persone nel mondo siano affette da anemia (31,2% delle donne e 17,5% degli uomini a livello globale). La disparità di genere è più evidente tra i 15 e i 49 anni, con una prevalenza del 33,7% nelle donne rispetto all’11,3% negli uomini. Per le donne in età fertile, fattori come disturbi ginecologici, squilibri ormonali, emorragie e mestruazioni abbondanti sono criticamente coinvolti. Nei bambini sotto i 5 anni, oltre alla carenza di ferro, anomalie dell’emoglobina e malattie infettive, tra cui la malaria, contribuiscono all’anemia.
Le conseguenze della bassa emoglobina possono variare da individuo a individuo. Nei bambini, questa carenza può influenzare lo sviluppo cerebrale, quindi il trattamento precoce è essenziale. Studi clinici hanno dimostrato un’associazione tra anemia, ansia, depressione e aumentati rischi di parto prematuro, emorragia postpartum, basso peso alla nascita, gestazione breve e infezioni sia per la madre che per il bambino.
La prevenzione e il trattamento della carenza di ferro prevedono una dieta bilanciata con alimenti ricchi di ferro, come carne, pesce, legumi e verdure a foglia verde. Le terapie attuali sono efficaci nel ripristinare rapidamente i livelli ottimali di emoglobina, quindi è importante consultare un medico in caso di valori sanguigni alterati. Identificare e gestire tempestivamente le cause sottostanti dell’anemia, come malattie infettive, patologie ematologiche e condizioni ginecologiche, è cruciale. In alcuni casi, potrebbe essere necessario ricorrere a terapie specifiche per aumentare la produzione di emoglobina o favorire l’assorbimento del ferro.
© 2023 Near Future - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
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