I crampi notturni sono contrazioni muscolari involontarie e dolorose che colpiscono principalmente le gambe, in particolare le dita dei piedi e i polpacci, interrompendo il sonno. Questi crampi sono comuni e spesso non sono motivo di preoccupazione, ma possono essere fastidiosi e dolorosi. Durante la notte, i muscoli delle gambe si contraggono normalmente, ma quando l’equilibrio tra contrazione e rilassamento viene meno, si verificano questi crampi.
I crampi notturni possono essere causati da diversi fattori. Uno dei principali è lo sforzo muscolare intenso o insolito avvenuto il giorno precedente. Quando un muscolo è contratto durante l’esercizio, potrebbe non rilassarsi completamente dopo, rimanendo attivo anche a riposo e causando crampi. Per prevenirli, è consigliabile fare un buon riscaldamento prima dell’attività fisica, eseguire stretching prima e dopo l’esercizio, evitare l’overtraining e non sforzarsi oltre i propri limiti.
Un’adeguata idratazione è fondamentale per prevenire i crampi muscolari. Bere almeno due litri di acqua al giorno e integrarsi con altri liquidi come tè, tisane e zuppe è raccomandato. Idratarsi bene prima, durante e dopo l’attività fisica, specialmente in condizioni di alte temperature, è essenziale. I muscoli necessitano anche di nutrienti essenziali come sali minerali, vitamine, calcio, potassio e magnesio. Consumare latticini, frutta e verdura può aiutare a soddisfare queste necessità. Inoltre, una carenza di ferro può contribuire ai crampi, poiché i muscoli meno ossigenati diventano tesi. Le donne e i vegani sono particolarmente a rischio di carenza di ferro e dovrebbero monitorare i livelli di ferritina, vitamina D e B tramite esami del sangue.
Per un sollievo immediato dai crampi, si consiglia di massaggiare il muscolo interessato e allungarlo per far scomparire rapidamente il dolore.
Se i crampi diventano frequenti, è consigliabile consultare uno specialista. Potrebbero essere un sintomo di condizioni più serie come la sindrome delle gambe senza riposo, diabete, ipotiroidismo, patologie cardiovascolari o neurologiche, oppure effetti collaterali di alcuni farmaci (diuretici, statine, farmaci per il colesterolo e l’asma). Un medico può eseguire un’analisi del sangue, una corretta anamnesi, un esame clinico e strumentale per identificare le cause sottostanti e proporre soluzioni come esercizi fisici, stretching, idratazione idrosalina, integratori, corretta alimentazione e riduzione di sostanze come caffeina e alcol.
© 2023 Near Future - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
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