“I batteri del nostro intestino sembrano gradire gli effetti del caffè, la bevanda più consumata al mondo dopo l’acqua,” afferma Minelli. “Le influenze del caffè sul microbiota intestinale possono avere importanti implicazioni per la salute umana. Alcuni studi suggeriscono che il caffè possa svolgere un ruolo protettivo contro malattie come il diabete di tipo 2 e la steatosi epatica non alcolica.”
Nonostante i progressi nella comprensione di questi effetti, Minelli sottolinea che c’è ancora molto da scoprire nel complesso mondo del microbiota, che discretamente governa molte fasi della nostra vita.
Vediamo cosa rende il caffè benefico per il microbiota: oltre a essere ipocalorico, il caffè contiene caffeina, un alcaloide che facilita la liberazione di neurotrasmettitori come l’adrenalina, contribuendo a farci sentire più energici. La caffeina inibisce anche la secrezione di fattori infiammatori come le interleuchine, riducendo l’infiammazione nella mucosa del colon. Alcuni studi indicano anche un potenziale ruolo della caffeina nel bloccare la crescita cellulare nei tumori, sebbene questi risultati siano ancora preliminari.
Il caffè contiene inoltre polifenoli, come l’acido caffeico, che hanno mostrato effetti neuroprotettivi e potrebbero contribuire alla prevenzione delle patologie neurodegenerative.
Nonostante i benefici, è importante considerare anche gli effetti negativi del caffè. Questa bevanda può causare assuefazione e peggiorare malattie cardiovascolari preesistenti. Durante la gravidanza, un consumo eccessivo può ritardare la crescita intrauterina del feto. Inoltre, il caffè stimola la secrezione dei succhi gastrici, quindi chi soffre di reflusso gastroesofageo o gastrite dovrebbe limitarne l’assunzione.
In conclusione, composti come gli acidi clorogenici e la caffeina presenti nel caffè sembrano favorire la crescita di specifici batteri intestinali benefici come Akkermansia, e ridurre la presenza di batteri nocivi come Escherichia coli. I polifenoli, infine, aumentano la concentrazione di batteri benefici come Faecalibacterium, Lactobacillus e Bifidobacterium, associati alla produzione di acidi grassi a catena corta benefici per la salute.
© 2023 Near Future - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
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