La causa di questo caldo estremo è l’anticiclone africano, che ha intensificato le ondate di caldo anomalo, intervallate da nubifragi e grandinate. Secondo il meteorologo Lorenzo Tedici, di ilMeteo.it, questo fine settimana sarà caratterizzato da un’allerta massima, con il Ministero della Salute che ha emesso un bollino rosso per otto città venerdì, tra cui Roma e Palermo, e nove città sabato, con l’aggiunta di Firenze.
Nel frattempo, il servizio meteo europeo Copernicus prevede che il 2024 diventerà l’anno più caldo mai registrato, superando il record del 2023. Nei primi sette mesi del 2024, la temperatura media globale è stata di 0,70°C sopra la media trentennale di riferimento. Inoltre, negli ultimi 12 mesi, la temperatura media terrestre ha superato di 1,64°C i livelli pre-industriali, superando così costantemente il limite di 1,5°C fissato dagli accordi internazionali sul clima. Questa tendenza preoccupa gli esperti, che temono conseguenze sempre più gravi a causa del riscaldamento globale.
L’Accordo di Parigi del 2015 è un trattato internazionale sul cambiamento climatico, adottato da 196 Paesi durante la COP21 a Parigi. L’accordo mira a limitare l’aumento della temperatura globale a ben sotto i 2°C rispetto ai livelli pre-industriali, con l’obiettivo di contenerlo a 1,5°C. Prevede che tutti i Paesi firmatari presentino piani nazionali volontari (NDCs) per ridurre le emissioni di gas serra e adottino misure di adattamento ai cambiamenti climatici. L’accordo stabilisce inoltre la necessità di finanziare iniziative climatiche nei Paesi in via di sviluppo, garantendo trasparenza e revisione periodica degli impegni presi, per rafforzare nel tempo le azioni a livello globale.
La COP26 di Glasgow è stata la 26ª Conferenza delle Parti della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC), tenutasi nel novembre 2021. Questo importante vertice globale ha riunito leader mondiali, scienziati e attivisti per discutere azioni concrete contro il cambiamento climatico. L’obiettivo principale era rafforzare gli impegni per limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5°C rispetto ai livelli pre-industriali, in linea con l’Accordo di Parigi del 2015. La conferenza ha portato a nuovi impegni per ridurre le emissioni di carbonio, frenare la deforestazione e finanziare l’adattamento climatico nei paesi in via di sviluppo.
© 2023 Near Future - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
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