Il 2024 si prospetta come un anno straordinario per gli ammiratori delle aurore boreali. Gli scienziati, infatti, prevedono un eccezionale picco di queste meraviglie naturali, create dall’interazione tra le radiazioni solari e i gas atmosferici come l’ossigeno e l’azoto. Tuttavia, mentre l’aumentata attività solare promette spettacoli celesti unici, si accompagnano anche a rischi insospettati. Alcuni coinvolgono i treni e il traffico ferroviario.
Uno studio recente pubblicato sulla rivista scientifica Space Weather ha evidenziato una minaccia inattesa: la possibilità di incidenti ferroviari legati all’attività dinamica del Sole. Fisici dell’Università di Lancaster nel Regno Unito e uno scienziato canadese specializzato in campi magnetici hanno indicato la remota ma possibile evenienza di interazioni tra questi fenomeni e le infrastrutture ferroviarie.
La ricerca sottolinea che le tempeste solari potrebbero influenzare la rete elettrica che alimenta il sistema dei segnali ferroviari, alterando i segnali di “stop” e “via”. Questo genererebbe, per esempio, l’illuminazione del rosso anziché del verde nei semafori o viceversa. Benché il picco solare sia previsto tra gennaio e ottobre 2024 secondo i dati del Noaa, il potenziale impatto di questa attività solare massima è già stato evidenziato.
La ricerca avverte anche sulla vulnerabilità dei sistemi di comunicazione a lunga distanza a causa delle Gics (Geomegnetically Induced Currents) generate durante le tempeste solari, che potrebbero influenzare i satelliti cruciali per la geolocalizzazione e le reti di telecomunicazione.
Per simulare gli effetti dell’attività solare sul traffico ferroviario, i ricercatori hanno condotto esperimenti su due tratte ferroviarie specifiche: una di circa 30 km tra Preston e Lancaster e un’altra più lunga di 70 km che collega Edimburgo e Glasgow. Nonostante la bassa frequenza stimata di tali eventi, circa una volta ogni 10-20 anni, è fondamentale considerare i precedenti di interferenze solari nelle infrastrutture terrestri. Come accaduto nel 2003 a Malmo, in Svezia, durante un’intensa tempesta geomagnetica, o nel 1859, quando un evento simile ha colpito il sistema telegrafico globale.
Il team di ricerca sottolinea l’importanza di non sottovalutare i rischi minimi associati all’attività solare sulla vita sulla Terra. Inoltre suggerisce l’utilizzo delle previsioni meteorologiche spaziali per valutare la necessità di limitare le attività ferroviarie durante eventi magnetici estremi, seguendo un approccio analogo a quello adottato in caso di condizioni meteorologiche avverse.
© 2023 Near Future - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
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