Home » Medicina » Per la prima volta una mano paralizzata torna a muoversi grazie a un trapianto di nervi
Un uomo di 55 anni, coinvolto in un grave incidente stradale cinque mesi fa, ha visto realizzarsi il suo sogno. Il suo desiderio era quello di recuperare l’uso di una mano paralizzata. Il risultato è stato possibile per la prima volta in assoluto grazie all’eccezionale expertise degli specialisti dell’ospedale Cto di Torino. In un intervento considerato “pionieristico”, i medici hanno eseguito un trapianto di una porzione del nervo sciatico, aprendo nuove prospettive nella riabilitazione di lesioni gravi.
L’Azienda Sanitaria “Città della Salute” di Torino ha annunciato con orgoglio che questa è la “prima volta al mondo” in cui è stata eseguita un’operazione di tale portata. Il paziente, un operatore sociosanitario, era stato coinvolto in un incidente lo scorso luglio. In seguito ad un grave traumaha perciò subìto una lesione completa del plesso brachiale nell’arto sinistro e l’amputazione della metà della gamba destra. L’operazione chirurgica non è stata effettuata immediatamente ma ha avuto bisogno di un protocollo collaudato, che ha radici in quattro anni di ricerca intensiva. Gli anni di studio dell’equipe medica sono culminati con la pubblicazione su “Injury”, rivista scientifica internazionale, e l’approvazione da parte del Comitato Etico per l’applicazione clinica.
Il procedimento, che ha richiesto un intervento durato 12 ore, è stato guidato dai microchirurghi Bruno Battiston e Paolo Titolo, insieme ai neurochirurghi Francesca Vincitorio e Diego Garbossa. La chiave del successo è stata la decisione di trasferire rami nervosi da una zona del corpo all’altra per ripristinare funzioni compromesse. Nel caso specifico, la parte peroneale del nervo sciatico, solitamente responsabile della dorsiflessione del piede, è stata utilizzata per rinnervare il plesso brachiale danneggiato. Ora, il paziente avrà l’opportunità di riapprendere il controllo della mano. Lo farà inizialmente concentrando l’attenzione sui movimenti del piede, ma sfruttando poi le sorprendenti capacità di adattamento del cervello per sviluppare una nuova abilità.
© 2023 Near Future - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
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