L’Istituto Superiore di Sanità ha segnalato un aumento a 25 dei casi confermati di Febbre del Nilo in Italia. Questo numero rappresenta un incremento rispetto ai 6 casi riportati nell’aggiornamento precedente al 26 luglio. Attualmente, non esiste un vaccino contro questa malattia. I sintomi gravi si verificano in meno dell’1% delle persone infette (1 persona su 150), includendo febbre elevata, tremori, convulsioni e, nei casi più estremi, paralisi e coma. Taluni effetti neurologici possono avere carattere permanente, e in circostanze rare (circa 1 su mille) il virus può causare encefalite letale.
La situazione è particolarmente intricata, dato che, come spiegato dall’Istituto Superiore di Sanità, la stagione di trasmissione delle malattie portate dagli insetti è iniziata in anticipo in Italia. Il virus West Nile è stato rilevato nelle zanzare e negli uccelli italiani già nel mese di maggio. In risposta, sono state attivate tempestivamente misure preventive per quanto riguarda trasfusioni e trapianti nelle aree interessate. Tuttavia, la Febbre del Nilo non è una preoccupazione esclusiva dell’Italia, poiché l’European Centre for Disease Prevention and Control (Ecdc) ha lanciato un allarme riguardo alle zanzare invasive e ai rischi per la salute in Europa.
La Febbre del Nilo è un’infezione causata dal virus West Nile, isolato per la prima volta in Uganda nel 1937. Il virus si è poi diffuso in Africa, Asia occidentale, Europa, Australia e America. Gli uccelli selvatici e le zanzare, principalmente del tipo Culex, sono i serbatoi e i principali vettori del virus. Sebbene possa infettare l’uomo e altri mammiferi, come equini, cani, gatti e conigli, il virus non si trasmette da persona a persona. I sintomi possono variare e includono febbre, mal di testa, nausea, linfonodi ingrossati e sfoghi cutanei.
La diagnosi dell’infezione avviene generalmente attraverso test di laboratorio, mentre non esiste una cura specifica per la Febbre del Nilo. La prevenzione attuale si basa sulla riduzione dell’esposizione alle punture di zanzara. Per proteggersi, è consigliabile utilizzare repellenti, indossare abiti a maniche lunghe e pantaloni lunghi all’aperto, specialmente all’alba e al tramonto, e utilizzare zanzariere alle finestre. Inoltre, svuotare i contenitori d’acqua stagnante, come vasi di fiori e recipienti, può contribuire a prevenire la riproduzione delle zanzare.
© 2023 Near Future - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
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