In estate non mancano i selfie in spiaggia ma bisogna stare attenti poiché l’esposizione diretta al sole può essere pericolosa per gli occhi. Si rischiano danni alla retina e in particolare alla macula, simili a quelli causati dall’osservazione di un’eclissi solare non protetta.
L’allarme è stato lanciato durante il congresso della Società di Scienze Oftalmologiche (S.i.s.o.) a Roma. Qui è stata evidenziata la pericolosa tendenza alla selfie-mania e all’uso eccessivo dei cellulari. Anche l’uso prolungato di tablet e smartphone all’aperto può danneggiare la vista, poiché lo schermo riflette il sole come uno specchio, colpendo principalmente la parte centrale della retina e provocando effetti degenerativi.
Un’eccessiva esposizione al sole in luoghi come la spiaggia o la montagna può comportare rischi per la salute visiva. L’acqua riflette dal 10% al 20% dei raggi UV, mentre in montagna l’intensità dei raggi ultravioletti è spesso maggiore che in pianura. Di conseguenza, chi fa escursioni senza occhiali da sole adeguatamente protettivi può subire gravi danni alla superficie oculare.
Passando dalla vista alla pelle, i dermatologi che hanno partecipato al 97° Congresso Nazionale della Società Italiana di Dermatologia e Malattie Sessualmente Trasmesse a Napoli hanno ribadito che l’esposizione solare incontrollata costituisce un fattore di rischio per vari tipi di tumori della pelle. Sottolineano l’importanza di una corretta fotoprotezione come base per la prevenzione.
Sebbene vi sia una predisposizione genetica per i tumori cutanei, è possibile adottare abitudini di vita che permettano una difesa efficace, come l’abitudine alla fotoprotezione. L’ampia scelta di filtri solari disponibili offre opzioni personalizzate ai pazienti, includendo fattori protettivi come nicotinammide e vitamine, nonché diverse formulazioni (spray, creme, resistenza all’acqua) e prodotti adatti a specifiche condizioni cutanee. I dermatologi svolgono un ruolo cruciale nell’indirizzare correttamente l’uso di questi prodotti solari su misura per ciascun paziente.
La pelle è il confine tra il corpo e l’ambiente esterno, e spesso rivela le prime manifestazioni di patologie interne. Il dermatologo agisce come sentinella, collaborando con altri specialisti per affrontare patologie che coinvolgono diversi sistemi corporei, come il linfoma, le patologie infiammatorie croniche intestinali e l’artrite reumatoide.
© 2023 Near Future - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
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