La ricca eredità della medicina antica si rivela fondamentale nel plasmare le basi della medicina moderna. Secondo le stime rilasciate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), un notevole 40% degli attuali farmaci trae ispirazione da antiche conoscenze. L’OMS, in un report recente, prospetta che l’Intelligenza Artificiale stia gettando un ponte tra la tradizione e l’innovazione, ampliando gli orizzonti della ricerca scientifica. Esempi tangibili illuminano questa connessione: l’estratto di assenzio dolce, alla base di un potente antimalarico. La corteccia di salice, che ha gettato le fondamenta dell’aspirina. E poi l’anice stellato, elemento chiave di un antivirale.
Un entusiasmante capitolo si sta scrivendo nell’ambito della ricerca medica, secondo l’OMS. Le nuove frontiere tecnologiche promettono di illuminare i benefici nascosti della medicina tradizionale. Attraverso l’uso della risonanza magnetica funzionale, gli studiosi hanno esplorato l’attività cerebrale durante pratiche come lo yoga e la meditazione, rivelando connessioni profonde. Grazie agli algoritmi sofisticati dell’intelligenza artificiale, è possibile esplorare queste conoscenze ancestrali e tracciare un percorso basato su evidenze solide. L’OMS sottolinea che questa sinergia potrebbe portare all’identificazione di nuovi farmaci tramite l’etnofarmacologia.
Le radici della medicina tradizionale affondano profondamente nella storia, ancora permeando molte pratiche sanitarie in tutto il mondo. Secondo il Rapporto dell’OMS, ben 170 nazioni abbracciano trattamenti come l’agopuntura, farmaci a base di erbe, medicina cinese tradizionale e ayurvedica, insieme alla chiropratica. Mentre alcune di queste pratiche possono essere fraintese come antiche, il loro contributo alla medicina contemporanea è spesso sottovalutato. Un esempio risonante è quello del pioniere cinese Tu Youyou, che, dopo esaurienti ricerche, estrasse dall’assenzio dolce l’artemisinina, un composto vitale nel trattamento della malaria resistente.
Un’ulteriore testimonianza di questa eredità è la storia della corteccia di salice, impiegata dagli antichi Sumeri ed Egiziani per alleviare il dolore e l’infiammazione. Questo antico rimedio ha fornito l’ispirazione per la creazione dell’aspirina, una delle pietre miliari della farmacologia moderna, grazie al lavoro del chimico Felix Hoffmann nel 1897. Infine, la pervinca del Madagascar, impiegata da civiltà come Mesopotamia, India e Cina, è stata la chiave per lo sviluppo di farmaci antitumorali di vitale importanza.
© 2023 Near Future - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
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