Indice
Uno studio condotto in India ha dimostrato che i probiotici vaginali possono ridurre significativamente l’incidenza delle infezioni urinarie ricorrenti (IUC). I risultati della ricerca, pubblicata sulla rivista Clinical Infectious Diseases, suggeriscono che i probiotici potrebbero rappresentare un’alternativa promettente agli antibiotici, che spesso non sono più efficaci contro i batteri che causano queste infezioni.
Valida alternativa agli antibiotici per combattere le infezioni urinarie
Le infezioni urinarie ricorrenti si verificano quando gli agenti patogeni entrano e infettano il tratto urinario, provocando dolorose sensazioni di bruciore, minzione frequente e crampi. Sono una delle infezioni più comuni nelle donne, colpendo circa il 30% della popolazione femminile nel corso della vita.
Le IUC sono comunemente trattate con antibiotici, ma molti dei batteri che le causano hanno sviluppato resistenza a questi farmaci. Questo rende difficile il trattamento delle infezioni ricorrenti, che possono essere particolarmente debilitanti per la salute delle donne.

Sono batteri vivi che ripristinano l’equilibrio della flora batterica
Precedenti ricerche avevano dimostrato che le donne con IUC ricorrenti avevano bassi livelli di batteri benefici nelle loro vagine. Varsha Gupta del Government Medical College & Hospital di India e il suo team di ricerca hanno quindi ipotizzato che i probiotici, ovvero i batteri vivi che possono apportare benefici alla salute, potessero aiutare a ripristinare l’equilibrio della flora batterica vaginale e a ridurre il rischio di infezioni.
Per testare questa ipotesi, i ricercatori hanno diviso casualmente 174 donne in premenopausa in quattro gruppi. I partecipanti avevano tutti tra i 18 e i 45 anni, vivevano in India e avevano una storia di IUC ricorrenti.
Un gruppo ha ricevuto un probiotico vaginale e un placebo orale. Un altro ha preso un probiotico orale e un placebo vaginale. Il terzo gruppo ha ricevuto un probiotico vaginale e orale, mentre al resto è stato somministrato un placebo orale e vaginale. A tutte le donne è stato chiesto di assumere le pillole orali due volte al giorno e di utilizzare la compressa vaginale una volta al giorno per otto giorni consecutivi al mese.
Dopo quattro mesi, i ricercatori hanno scoperto che meno del 32% dei soggetti del gruppo che ha assunto il probiotico vaginale più quello orale ha sviluppato un’infezione delle vie urinarie, mentre il 41% di quelle del gruppo che ha assunto un probiotico solo vaginale lo ha fatto.
Circa il 61% delle donne che assumevano solo il probiotico orale hanno sviluppato un’infezione del tratto urinario e più del 70% di quelle che non assumevano nessuno dei due probiotici hanno sviluppato un’infezione delle vie urinarie.
“Questi risultati dimostrano che l’uso di probiotici orali e vaginali può effettivamente fare la differenza nel ridurre la frequenza delle infezioni del tratto urinario”, afferma Jill Rabin della Northwell Health di New York. “Questo è importante per prevenire le infezioni del tratto urinario e l’uso eccessivo di antibiotici, che aumentano la probabilità che i batteri sviluppino resistenza agli antibiotici”.