Aumento del disagio psicologico tra i giovani italiani
Dall’inizio della pandemia, il numero di ragazzi tra i 10 e i 20 anni che manifesta problematiche psicologiche è cresciuto vertiginosamente, con 4 su 10 giovani colpiti da vari tipi di disagio. Gli adolescenti tra i 15 e i 17 anni sono i più vulnerabili, seguiti dai preadolescenti di 13-14 anni. I disturbi più diffusi includono l’isolamento (20,3%), la difficoltà a instaurare relazioni sociali (17,1%) e l’apatia (11,7%). Un problema emergente è quello degli attacchi di panico, che colpiscono il 9,4% dei giovani, con una frequenza maggiore nella fascia 18-20 anni. Disturbi alimentari e depressione, rispettivamente all’8,5% e al 7% per i giovani adulti, completano un quadro preoccupante.
Abuso di sostanze e bullismo: segnali di un malessere diffuso
L’indagine rivela un aumento di comportamenti a rischio, come l’abuso di alcol e sostanze stupefacenti, presente già dai 10-12 anni. Tra i 18-20enni, circa 94.000 ragazzi ricorrono a queste abitudini per affrontare il disagio, ma ciò che preoccupa di più è la diffusione del bullismo anche tra i più piccoli. Si stima che circa 40.000 bambini abbiano mostrato atteggiamenti di violenza già prima dei 12 anni, un segnale evidente della sofferenza psicologica che spesso non trova sfogo in canali adeguati.
Ostacoli economici: perché molte famiglie non si rivolgono agli specialisti
Nonostante il numero crescente di casi, quasi una famiglia su due decide di non ricorrere a cure specialistiche. Tra queste, il 70% dei genitori ritiene inutile l’intervento di uno psicologo, mentre il 12,5% indica l’impossibilità economica come ostacolo. Chi opta per la sanità privata, affronta costi significativi, con una spesa media di 1.826 euro. Solo il 4,4% delle famiglie può contare su assicurazioni private, che spesso coprono le spese di psicoterapia solo in caso di gravi disturbi certificati. Per molti, dunque, l’unica alternativa resta il prestito personale, una scelta che alcune famiglie adottano pur di garantire il benessere psicologico ai propri figli. In conclusione, l’incremento dei disagi psicologici tra i giovani richiede attenzione e risorse. Facilitare l’accesso alle cure psicologiche potrebbe fare una grande differenza per molti ragazzi e prevenire la cronicizzazione di disturbi che potrebbero influire sul loro futuro.
