La tecnologia applicata alla riabilitazione robotica rispecchia effettivamente le esigenze dei pazienti? Per scoprirlo, un team di esperti in riabilitazione tecnologica, in collaborazione con i rappresentati delle associazioni, ha realizzato un sondaggio per capire quali sono effettivamente i bisogni dei pazienti. Il sondaggio è stato proposto alle associazioni di pazienti e alle società scientifiche, in occasione del congresso “Fit for Medical Robotics. Verso una robotica riabilitativa personalizzata: un ponte tra le tecnologie e i bisogni dei pazienti”. L’incontro si è tenuto lo scorso 19 settembre a Roma ed è stato promosso dalla Fondazione Don Gnocchi e dall’Università di Pavia. Inoltre, si tratta di un’iniziativa coordinata dal Consiglio Nazionale delle Ricerche e dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e sostenuto dal Governo. Al progetto partecipano 25 partner, di cui 11 Università e Centri di ricerca, 11 IRCCS e Centri clinici e 3 realtà industriali.
Il punto di partenza del sondaggio, quello fondamentale è capire quali sono le esigenze del paziente, coinvolgendolo in prima persona. Dunque, per rispondere in pieno alle necessità bisogna chiedere ai pazienti e ai loro caregiver di cosa hanno bisogno. Ad esempio, servono strumenti nuovi per la riabilitazione domestica? Magari esercizi più coinvolgenti e motivanti? Serve l’AI per i bisogni specifici? Questo tipo di domande è utile per capire se c’è e qual è il divario tra la ricerca e il mercato. In questo modo è possibile progettare sistemi in grado di dare delle risposte cliniche precise ed economicamente sostenibili, mirate per ogni tipo di intervento riabilitativo dei pazienti.
Il progetto Fit4MedRob si prefigge tre obiettivi principali che sono interconnessi tra loro. La prima mission: Clinical Translation & Innovation, è il cuore del progetto. Si occupa della traslazione clinica realizzata attraverso trial su ampie casistiche eseguiti nell’ottica del continuum of care, della valutazione di sostenibilità e dell’attuale cornice normativa.
Il secondo punto è Biorobotic Platforms & Allied Digital Technologies. In questa fase l’obiettivo è quello di fornire ai centri clinici robot già sviluppati ma adattabili alle necessità dei pazienti.
Mentre la terza mission, dal titolo Next Generation components è dedicata agli studi relativi allo sviluppo dell’hardware dei dispositivi, della loro “intelligenza” e delle interfacce con il paziente.
© 2023 Near Future - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
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