Il benessere nello smartworking: vantaggi per la salute o danni? Questo interrogativo è stato sollevato dal noto quotidiano americano “The Hill”. La risposta potrebbe non essere confortante. Il lavoro da remoto, diffusosi negli ultimi tempi a causa della pandemia da Covid-19, sembra infatti rappresentare un rischio per la salute sia fisica che mentale. Ecco il motivo.
I dati del Pew Research Center mostrano che, a marzo 2023, ben 22 milioni di cittadini americani continuavano a svolgere il proprio lavoro esclusivamente da casa. Tre anni dopo l’inizio della pandemia. Il passaggio al telelavoro ha cambiato la vita di molti professionisti adulti. Diversi sondaggi hanno rivelato che molti americani amano lavorare da casa. Questa abitudine però, secondo quanto riportato su “The Hill”, ha i suoi aspetti negativi. Infatti, il lavoro a distanza è stato associato a una ridotta qualità del sonno, problemi di rilassamento e disturbi della salute mentale.
Un sondaggio condotto da Upright nel 2022 ha evidenziato che il lavoratore medio che opera in remoto compie solamente 16 passi dalla propria camera da letto alla postazione lavorativa. Inoltre, numerose ricerche dimostrano che questi individui sono fisicamente meno attivi rispetto a coloro che lavorano in ufficio. Lo stesso sondaggio ha rivelato che il 54% dei lavoratori da remoto e ibridi sostiene di aver ridotto i propri movimenti del 50% o più nell’ultimo anno.
Non è tutto. Un’analisi condotta nel 2021 dalla Stanford University è piuttosto preoccupante. Rileva infatti che nel periodo compreso tra il 2007 e il 2016, il tempo medio trascorso da un adulto americano da seduto è aumentato da 5,5 a 6,4 ore al giorno. Ad aprile 2020, il 40% degli adulti statunitensi trascorreva più di otto ore seduto quotidianamente.
Uno stile di vita prevalentemente sedentario può essere associato a problemi come la formazione di coaguli di sangue. Restare seduti per troppo tempo, come riportato dall’edizione online del giornale americano, può aumentare il rischio di trombosi venosa profonda o di coaguli che possono raggiungere i polmoni e causare embolia polmonare o blocco della circolazione sanguigna. Per evitare tutti questi rischi, chi pratica lo smartworking dovrebbe dedicare almeno un’ora al giorno a una passeggiata o a un’attività fisica. E naturalmente, prestare attenzione alla propria alimentazione.
© 2023 Near Future - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
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