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Home » Medicina » La vitamina D diminuisce il rischio cardiovascolare: lo rivela uno studio

La vitamina D diminuisce il rischio cardiovascolare: lo rivela uno studio

La vitamina D, secondo uno studio dell'Istituto di Ricerca Medica QIMR Berghofer, riduce il rischio di infarti negli over 60. Dosi mensili mostrano una diminuzione del 19% nel tasso di infarti, suggerendo un beneficio cardioprotettivo, specialmente per coloro che assumono già farmaci cardiovascolari.

by wesart
Luglio 4, 2023 - Aggiornamento Marzo 9, 2024
in Benessere, Medicina
Tempo di lettura: 3 minuti
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vitamina D
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La vitamina D possiede la capacità di diminuire la possibilità di incidenti cardiaci in individui di età superiore ai 60 anni. Questa scoperta proviene da una ricerca condotta da un gruppo di esperti dell’Istituto di Ricerca Medica QIMR Berghofer di Herston, in Australia. Il team è guidato dalla dottoressa Rachel Neale. Il loro studio è stato pubblicato sul rinomato giornale scientifico “British Medical Journal”.

La vitamina D diminuisce il rischio cardiovascolare lo rivela uno studio

La ricerca è durata cinque anni su un folto campione di pazienti

I ricercatori australiani hanno analizzato gli effetti di dosi mensili di vitamina D sul rischio di gravi eventi cardiovascolari, come infarti. Lo studio ha coinvolto 21.315 partecipanti, compresi individui di età compresa tra i 60 e gli 85 anni. Costoro hanno ricevuto una capsula contenente 60.000 UI di vitamina D o un placebo da assumere per via orale all’inizio di ogni mese, per un massimo di 5 anni. Gli scienziati hanno utilizzato dati relativi a ricoveri ospedalieri e decessi per identificare gli eventi cardiovascolari. Tra questi, oltre agli infarti, sono stati presi in considerazione ictus e rivascolarizzazioni coronariche. La durata media del trattamento è stata di 5 anni.

La vitamina D particolarmente efficace nella prevenzione degli infarti

Nel mentre della ricerca, 1.336 partecipanti hanno avuto un grave evento cardiovascolare (6,6% nel gruppo placebo e 6% nel gruppo che assumeva vitamina D). Il tasso di gravi eventi cardiovascolari è risultato inferiore del 9% nel gruppo che assumeva vitamina D rispetto al gruppo placebo. Ciò è equivalente a una riduzione di 5,8 eventi ogni 1.000 partecipanti. Il rischio di infarto si è ridotto del 19%, mentre quello di rivascolarizzazione coronarica dell’11%. Non sono state rilevate differenze significative nel tasso di incidenza di ictus.

I risultati suggeriscono che l’integrazione di vitamina D può ridurre il rischio di gravi eventi cardiovascolari. I ricercatori hanno concluso che questo effetto protettivo potrebbe essere ancora più evidente negli individui che assumono statine o altri farmaci cardiovascolari come terapia di base.

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Tags: InfartoRischio cardiovascolareVitamina D
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