Grazie al National Biodiversity Future Center (Nbfc), il primo centro italiano dedicato alla ricerca sulla biodiversità, è stato avviato un ambizioso progetto di digitalizzazione dell’Erbario e di altre collezioni naturalistiche italiane, per un totale di 4,2 milioni di campioni. Il progetto, finanziato con quasi 7 milioni di euro, si concluderà entro agosto 2025.
“Il piano di digitalizzazione massiva si inserisce tra le azioni concrete che Nbfc è chiamato a operare per la ricerca e la valorizzazione della biodiversità in Italia“, afferma Luigi Fiorentino, presidente del Nbfc. Il Centro, con la sua rete nazionale di università, centri di ricerca e associazioni, punta a promuovere la conoscenza della biodiversità italiana attraverso piattaforme digitali, tecnologie avanzate e intelligenza artificiale, permettendo ai ricercatori di tutto il mondo di accedere a questo immenso patrimonio naturale.
L’Erbario Centrale di Firenze, un formidabile archivio di biodiversità vegetale, contiene campioni di piante a seme e organismi come muschi, felci, alghe, funghi e licheni. “Questo progetto consente di valorizzare in maniera coordinata le collezioni naturalistiche italiane”, commenta Elena Canadelli dell’Università di Padova, responsabile scientifica del progetto di digitalizzazione.

Perché la biodiversità è importante per gli ecosistemi?
La biodiversità è fondamentale per la stabilità e la resilienza degli ecosistemi. Una maggiore varietà di specie garantisce che gli ecosistemi possano resistere e recuperare da eventi avversi come cambiamenti climatici, malattie e disastri naturali. Inoltre, la biodiversità contribuisce ai servizi ecosistemici essenziali come la purificazione dell’acqua, la fertilità del suolo, l’impollinazione delle piante e la regolazione del clima.
Quali sono le principali minacce alla biodiversità globale?
Le principali minacce alla biodiversità globale includono la distruzione e la frammentazione degli habitat, il cambiamento climatico, l’inquinamento, lo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali e l’introduzione di specie invasive. Questi fattori riducono la diversità genetica, alterano le dinamiche degli ecosistemi e portano all’estinzione di specie a un ritmo allarmante.
Quali sono i vantaggi della digitalizzazione?
La digitalizzazione delle collezioni naturalistiche offre numerosi vantaggi. Innanzitutto, rende le informazioni sui campioni accessibili a un pubblico globale di ricercatori e appassionati, facilitando lo scambio di conoscenze e collaborazioni scientifiche. Inoltre, riduce il rischio di danni fisici ai campioni originali poiché diminuisce la necessità di manipolazioni dirette. La digitalizzazione consente anche di preservare i dati in formati digitali sicuri, proteggendo le informazioni da potenziali perdite dovute a deterioramenti o disastri naturali. Infine, le tecnologie avanzate e l’intelligenza artificiale possono essere utilizzate per analizzare e catalogare i campioni in modo più efficiente, accelerando la ricerca e migliorando la comprensione della biodiversità.