La recente analisi della Fondazione Gimbe sulla spesa sanitaria pubblica nei paesi dell’Ocse ha gettato luce su una realtà sconcertante in Italia. Questa ricerca, volta a fornire dati oggettivi per il dibattito politico e pubblico, ha rivelato una serie di problematiche che suscitano profonda preoccupazione. Il problema più grande è il sottodimensionamento dei finanziamenti. Ma si pongono come emergenza anche la crescente carenza di personale medico, i modelli organizzativi datati, l’incapacità di ridurre le disuguaglianze e l’invadenza del settore privato. Ciò è vero soprattutto nelle regioni meridionali.
Emergono perciò problematiche incresciose quali lunghe liste d’attesa, sovraffollamento nei pronto soccorso e aumento delle spese private. A questo si aggiungono le disuguaglianze nell’accesso ai servizi, l’inaccessibilità alle innovazioni mediche e una crescente migrazione sanitaria.
Nel 2022, la spesa sanitaria pubblica italiana ha rappresentato solo il 6,8% del Pil, scendendo dello 0,3% rispetto alla media dell’Ocse (7,1%) e a quella europea (7,1%). Sono ben 13 i paesi europei che hanno investito una percentuale superiore rispetto all’Italia, con differenze che variano da +4,1 punti percentuali della Germania (10,9% del Pil) a +0,3 punti percentuali dell’Islanda (7,1% del Pil).
Inoltre, la spesa sanitaria pro-capite italiana nel 2022, pari a $3.255 (calcolata in dollari), rimane al di sotto sia della media dell’Ocse ($3.899). La differenza è di $644, mentre con la media dei paesi europei ($4.128) la differenza è di $873. Questo divario con i paesi europei si è allargato progressivamente dal 2010, a causa dei tagli e del ridimensionamento dei finanziamenti pubblici, raggiungendo $590 nel 2019. Durante la pandemia, mentre l’Italia ha registrato un notevole aumento della spesa sanitaria, gli altri paesi europei hanno continuato a investire più del nostro.
Questi dati mettono in luce una realtà preoccupante nel settore sanitario italiano, evidenziando la necessità di un’azione urgente per garantire un sistema sanitario pubblico più solido ed efficiente.
© 2023 Near Future - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
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