Nella notte tra sabato 28 e domenica 29 ottobre, alle 3 del mattino, le lancette degli orologi andranno indietro di un’ora. Torna l’ora solare, quindi, anche conosciuta come ora invernale. Del resto, fare questo è prassi di ogni autunno, specificamente nell’ultima domenica di ottobre. L’ora solare resta in vigore fino al 31 marzo 2024, quando si ritornerà all’ora legale.
I benefici dell’ora legale vanno oltre il semplice rituale del cambio orario. Nel corso di questi ultimi sette mesi di ora legale, il sistema elettrico italiano ha registrato un calo dei consumi energetici pari a 370 milioni di kWh, il che corrisponde al consumo annuale medio di circa 140 mila famiglie. Questa riduzione si traduce in un risparmio economico di circa 90 milioni di euro. I dati forniti da Terna, l’ente responsabile della rete di trasmissione nazionale, testimoniano questi risultati positivi.
L’origine dell’ora legale risale ai tempi della Prima Guerra Mondiale, quando fu adottata come una convenzione internazionale per ottimizzare l’uso delle ore di luce durante la stagione estiva e, al contempo, ridurre i consumi energetici. In Italia, fu applicata per la prima volta durante la Grande Guerra al fine di risparmiare energia elettrica utilizzata per l’illuminazione artificiale. Dopo essere riemersa durante la Seconda Guerra Mondiale, l’ora legale divenne permanente nel 1966. A livello europeo, dal 1996 tutti gli Stati sincronizzano il cambio orario, spostando in avanti le lancette di un’ora a marzo e indietro di un’ora a ottobre.
Non sono pochi i benefici ambientali dell’ora legale. Il minore consumo energetico ha permesso di evitare l’emissione di circa 180 mila tonnellate di CO2 nell’atmosfera. Nel 2023, considerando il periodo di ora legale dal 26 marzo al 29 ottobre, il costo medio del chilowattora per il “cliente domestico tipo in tutela” è stato di circa 24,5 centesimi di euro al lordo delle imposte. Secondo un’analisi di Terna, dal 2004 al 2023, il risparmio totale di energia elettrica per l’Italia dovuto all’ora legale ammonta a circa 11,3 miliardi di kWh. Il risparmio economico ricavato sarebbe di circa 2,1 miliardi di euro per i cittadini.
© 2023 Near Future - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
Gruppo Editoriale: USB - Animalsland - Findyourtravel - Foodando - Worldculture
© 2023 Near Future - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
Gruppo Editoriale: USB - Animalsland - Findyourtravel - Foodando - Worldculture