Home » Tecnologia » Nuove tecnologie: scoperta la superficie più idrorepellente al mondo
Il tradizionale concetto di attrito tra acqua e superfici solide potrebbe subire una vera rivoluzione. Un team di ricercatori dell’Aalto University, capeggiato da Robin Ras ha infatti scoperto una tra le nuove tecnologie per regolare il comportamento delle gocce d’acqua, creando superfici altamente idrorepellenti. La ricerca è stata pubblicata su Nature Chemistry, aprendo così le porte a nuovi orizzonti per l’analisi delle dinamiche di scivolamento di minuscole goccioline. L’innovazione di questa tecnica offre opportunità applicative in una vasta gamma di settori, tra cui l’idraulica, l’ottica, nonché le industrie automobilistica e marittima.
L’acqua è un elemento che costantemente interagisce con le superfici solide, influenzando il nostro quotidiano in settori come la cucina, i trasporti e l’ottica, per citarne solo alcuni. Lo studio delle dinamiche molecolari delle minuscole goccioline d’acqua può rivelarsi un punto di svolta per scienziati ed ingegneri. Il perché è presto detto: può portare all’ottimizzazione di numerose tecnologie domestiche e industriali. L’approccio innovativo di superfici repellenti alle gocce d’acqua, simili a liquidi, offre una soluzione rispetto agli approcci convenzionali. Queste superfici, costituite da strati molecolari altamente flessibili ma ancorati al substrato, assumono caratteristiche simili a quella di un liquido. In pratica agiscono come un sottile strato di lubrificante tra le gocce d’acqua e la superficie stessa. Per realizzare questa sfida, il gruppo di ricerca ha adottato un reattore appositamente concepito per creare un monostrato autoassemblato (SAM) su una base di silicio.
Sakari Lepikko, autore principale dello studio e dottorando, pensa che “Tutto ciò rappresenta un passo avanti senza precedenti nel creare superfici molecolarmente eterogenee a livello nanometrico”. Manipolando con attenzione le variabili critiche, come la temperatura e la quantità d’acqua all’interno del reattore, il team scientifico ha raggiunto un controllo di precisione sulla quantità di silicio coperto dal monostrato. Per il futuro, i ricercatori intendono approfondire ulteriormente questa tecnologia. Nello specifico condurranno esperimenti per migliorare la configurazione stessa del monostrato autoassemblante. Si apriranno così nuove prospettive di controllo e applicazioni nelle interazioni tra superfici e gocce d’acqua a livello nanometrico.
© 2023 Near Future - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
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