Il riscaldamento globale sta rendendo le ondate di freddo meno probabili e meno intense, ma questo non significa che siano impossibili. In Francia, ad esempio, le quattro ondate di freddo più lunghe e severe sono state osservate più di 30 anni fa. Oltralpe un’ondata di freddo è definita come un episodio della durata di almeno tre giorni con diversi criteri meteorologici, tra cui almeno un giorno in cui la temperatura media (indicatore termico nazionale) scende sotto i -2°C.
L’IPCC, l’Intergovernmental Panel on Climate Change, ha stabilito che il cambiamento climatico indotto dall’uomo è il principale responsabile di questi cambiamenti. L’IPCC ha anche stabilito che mentre “gli eventi di caldo estremo (comprese le ondate di calore) sono diventati più frequenti e più intensi sulla maggior parte delle aree terrestri dagli anni ’50, gli eventi di freddo estremo (comprese le ondate di freddo) sono diventati meno frequenti e meno gravi”.
Il World Weather Attribution (WWA), una rete internazionale di scienziati che valuta il legame tra eventi meteorologici estremi e cambiamenti climatici, sottolinea inoltre che “diversi studi di attribuzione mostrano che gli eventi freddi estremi stanno diventando meno probabili in un mondo in via di riscaldamento”.
“Ma questo non li rende impossibili”, sottolineano gli esperti. “La naturale variabilità del tempo rende possibili in qualsiasi momento freddo e neve estremi”, sottolineano.
Ad esempio, gli scienziati hanno esaminato un’ondata di freddo che ha colpito il Nord America tra la fine del 2017 e l’inizio del 2018, con temperature di oltre 10°C più fredde del normale in alcune località del nord-est degli Stati Uniti e del Canada sud-orientale.
“Le ondate di freddo come questa sono diminuite in intensità e frequenza nell’ultimo secolo, ma si verificano ancora”, hanno concluso. “Tali temperature sono ora circa 15 volte più rare”, hanno calcolato nello studio di questo episodio.
“Abbiamo forse dimenticato cosa sia un’ondata di freddo?”, si chiede il climatologo Robert Vautard. Con la loro minore probabilità, “forse abbiamo dimenticato le loro conseguenze (sulla salute, sull’interruzione delle reti, ecc.) e non siamo preparati al loro potenziale verificarsi”.
© 2023 Near Future - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
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