La scomparsa del Lago di Pergusa in Sicilia, un’antica oasi naturale e mitologica, è stata causata da caldo torrido, siccità, aumento delle temperature e disattenzione umana. Gli esperti di Legambiente Enna hanno ufficializzato la tragica fine del lago, monitorato per anni e ormai irrecuperabile. Il Lago di Pergusa non solo ospitava un ecosistema fragile ma era anche un luogo storico, associato al mito greco di Ade e Persefone, e legato alla nascita delle quattro stagioni.
Di origine tettonica e senza emissari, il lago dipendeva da acqua piovana e di falda. Già alla fine del XX secolo, l’aumento delle temperature e l’apertura di pozzi antropici avevano iniziato a interrarlo parzialmente. Tuttavia, il collasso definitivo è avvenuto negli ultimi anni, con la falda acquifera che si è gradualmente consumata a causa del riscaldamento climatico e dell’inquinamento ambientale. Le acque del lago si sono trasformate in residui melmosi, rapidamente assorbiti dalla terra.
Nonostante gli allarmi lanciati da varie associazioni, inclusa Legambiente Sicilia nel 2023, non sono stati presi provvedimenti adeguati per salvaguardare il lago. Uno specchio d’acqua che aveva anche la particolarità di diventare rosso durante l’anno a causa della presenza di un piccolo gambero che, per difendersi dai raggi solari, si tingeva di un pigmento rosso che finiva per colorare tutto il lago. La responsabilità della scomparsa del Lago di Pergusa è principalmente umana. Giuseppe Maria Amato, referente per la gestione delle risorse idriche di Legambiente Sicilia, ha dichiarato che la scomparsa del lago è stata accelerata dall’inerzia delle autorità competenti, che avrebbero dovuto intervenire.
Le parole di Amato suonano sia come un’accusa sia come un monito: senza una cooperazione a livello locale, internazionale e personale, molte delle nostre bellezze naturali rischiano di scomparire. La tragedia del Lago di Pergusa evidenzia la necessità urgente di affrontare la crisi climatica e di adottare misure concrete per proteggere l’ambiente. Senza azioni decisive, continueremo a perdere tesori naturali insostituibili, con conseguenze devastanti per il nostro pianeta e per le generazioni future.
© 2023 Near Future - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
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