Lo studio offre una nuova prospettiva sulle funzioni dei neuroni dell’ippocampo durante il sonno. I ricercatori hanno osservato che questi neuroni stabilizzano e calibrano la rappresentazione dell’ambiente circostante dopo che l’animale ha esplorato un luogo sconosciuto. Monitorando particolari onde cerebrali, essi hanno potuto vedere come i nuovi ricordi vengano consolidati.
Caleb Kemere, bioingegnere della Rice University, spiega: “Per la prima volta, abbiamo osservato come i singoli neuroni stabilizzano le rappresentazioni dello spazio durante il riposo“. La curiosità dei ricercatori è andata oltre, ipotizzando che alcuni neuroni possano modificare le loro rappresentazioni, riflettendo l’esperienza comune di svegliarsi con una nuova comprensione di un problema.
Per dimostrarlo, i ricercatori hanno addestrato i ratti a muoversi su una pista rialzata, osservando l’attività elettrica dei neuroni dell’ippocampo. Utilizzando un algoritmo di apprendimento automatico, sono riusciti a determinare la posizione “sognata” dagli animali. Questa tecnica ha confermato che le rappresentazioni spaziali formatesi durante l’esperienza di un nuovo ambiente rimangono stabili per diverse ore di sonno post-esperienza.
Ma c’è di più. Durante il riposo, alcuni neuroni producono cambiamenti che si riflettono quando i ratti vengono reintrodotti nell’ambiente. Kemere sottolinea: “È come se la seconda esposizione fosse avvenuta mentre l’animale dormiva”. Questo dimostra che la neuroplasticità, ossia il rimodellamento delle connessioni cerebrali, avviene non solo durante la veglia, ma anche durante il sonno.
Questi risultati confermano l’importanza del riposo nel processo di apprendimento e nella risoluzione dei problemi.

Come il sonno migliora la capacità di apprendere?
Il sonno aiuta a consolidare le informazioni apprese durante il giorno trasferendole dalla memoria a breve termine, situata nell’ippocampo, a quelle a lungo termine in altre aree del cervello. Questo processo, particolarmente durante le fasi 2 e 3 del sonno non-REM, è cruciale per apprendere nuove informazioni in modo efficace.
Come il sonno influenza il richiamo della memoria?
La ricerca ha dimostrato che il sonno, soprattutto quello profondo non-REM, migliora significativamente la ritenzione e il richiamo della memoria. Il sonno aiuta a organizzare e rafforzare i ricordi, rendendo più facile recuperarli in seguito.
Quale ruolo gioca il sonno nella risoluzione dei problemi e nella creatività?
Il sonno REM, la fase del sonno in cui si sogna di più, è collegato a migliori capacità di risoluzione dei problemi e creatività. Gli studi hanno dimostrato che le persone svegliate durante il sonno REM ottengono risultati migliori in compiti che richiedono pensiero creativo rispetto a quelle svegliate durante il sonno non-REM o durante il giorno.