Un recente studio pubblicato su PNAS e ripreso da Science ha rivelato che le foreste di alberi di nocciole dal becco (Corylus cornuta) che ricoprono le valli della British Columbia, Canada, sono frutto di una gestione intenzionale da parte delle popolazioni indigene iniziata oltre 7.000 anni fa. Questa scoperta potrebbe sostenere le rivendicazioni territoriali delle comunità indigene, dimostrando un uso continuativo e strutturato delle terre dei loro antenati.
La ricerca, condotta da Chelsey Geralda Armstrong della Simon Fraser University e colleghi, ha analizzato il Dna di 219 alberi di nocciolo provenienti da diverse località della British Columbia, incluse aree intorno a siti archeologici. I risultati hanno mostrato che una popolazione settentrionale di noccioli presentava cinque sottogruppi genetici distinti. Quattro di essi erano legati a località remote, situate fino a 800 chilometri di distanza, indicando che i semi erano stati deliberatamente trasportati e piantati dagli indigeni.
Questi noccioli si concentrano intorno a Temlaxam, un sito archeologico abitato per millenni da popoli come gli Ts’msyen, Gitanyow, Gitxsan e Nisga’a. Strati di polline risalenti a circa 7.000 anni fa confermano che le piante furono introdotte e curate in queste aree, supportando l’idea che le popolazioni indigene gestissero veri e propri orti forestali, capaci di sostenere grandi comunità senza coltivazioni agricole convenzionali.
In passato, i coloni europei interpretarono erroneamente la gestione indigena della terra come passiva, utilizzandola come giustificazione per la colonizzazione di territori considerati “inutilizzati”. Tuttavia, questo studio rafforza la consapevolezza che gli indigeni praticavano una forma avanzata di gestione forestale.
Secondo una sentenza della Corte Suprema canadese del 2014, per rivendicare diritti territoriali è necessario dimostrare un uso “continuo, esclusivo e sufficiente” della terra. Le prove genetiche e archeologiche fornite dalla ricerca potrebbero quindi costituire un elemento cruciale per supportare le rivendicazioni delle popolazioni indigene, riaffermando la loro connessione storica e gestionale con il territorio.
© 2023 Near Future - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
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