Dopo 52 anni, gli Stati Uniti tornano sulla Luna. Questa mattina, alle 3 locali (le 9 in Italia), il razzo Vulcan Centaur della United Launch Alliance ha lanciato con successo la navicella Peregrine. L’allunaggio è previsto sul suolo lunare il prossimo 23 febbraio.
Il “lander” è stato sviluppato dalla società Astrobotic Technology, con sede a Pittsburgh, con il sostegno della Nasa. L’agenzia spaziale americana ha contribuito con un finanziamento di 108 milioni di dollari, che serviranno anche a svolgere esperimenti scientifici sulla Luna.
Tra questi, la Nasa intende monitorare le radiazioni lunari per “aiutare le preparazioni di future missioni con equipaggio umano”. Oltre ai 5 strumenti scientifici della Nasa, la navicella ne trasporta altri 15 da parte di diverse società private del Messico, del Regno Unito e della Germania (DHL).
Una volta sulla superficie lunare, si prevede che Peregrine sarà operativo per una decina di giorni prima che il luogo di allunaggio. Tutto questo deve avvenire prima che si immerga nell’oscurità raffreddandosi e rendendo impossibili ulteriori esperimenti.
A bordo del razzo Vulcan Centaur, confezionato separatamente rispetto al lander Peregrine, c’era anche un altro carico organizzato dalla società di sepoltura spaziale Celestis. Si tratta di 265 capsule con resti umani e campioni di DNA, fra gli altri, degli ex presidenti degli Stati Uniti John F. Kennedy, George Washington e Dwight Eisenhower. Ma anche del “creatore e diversi membri del cast della serie televisiva originale di Star Trek, nonché un astronauta dell’epoca Apollo, assieme a persone di ogni ceto sociale, interesse e vocazione”, secondo il sito web della società.
L’astronauta dell’Apollo i cui resti sono a bordo del volo Enterprise è Philip Chapman, che fu selezionato per il corpo degli astronauti nel 1967 ma non volò mai nello spazio. È morto nel 2021. Le capsule sono dirette verso lo spazio profondo dove trascorreranno l’eternità in orbita attorno al sole, secondo gli auspici di Celestis.
Il lancio dell’United Launch Alliance rappresenta una novità nella storia delle missioni spaziali. La società, fondata nel 2006 per mantenere operativi sia i razzi Delta della Boeing che i razzi Atlas della Lockheed Martin, si trova oggi di fronte alla concorrenza dell’altra grande società privata del settore, la SpaceX di Elon Musk. La società ha fatto sapere di avere già in programma una settantina di missioni.
© 2023 Near Future - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
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