La correlazione tra uso di droghe e malattie respiratorie è un tema che merita attenzione, come ha evidenziato il recente convegno MaReD organizzato dall’Ordine Provinciale di Roma dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, in collaborazione con A-Ma-Re-D. L’abuso di droghe può portare a conseguenze come insufficienze respiratorie acute, fibrosi polmonare, granulomatosi e infiammazioni croniche. L’obiettivo dell’evento è stato sensibilizzare i giovani, una fascia vulnerabile e spesso sottoposta a pressioni sociali, sui pericoli reali di tali sostanze. La prevenzione rappresenta una vera e propria “difesa immunitaria” per la società, un investimento che può evitare danni futuri alla salute pubblica.
“Prevenire è meglio che curare” è il motto condiviso dai medici e dagli esperti presenti all’incontro. Come spiega Antonio Magi, presidente di Omceo Roma, è fondamentale che i giovani vengano informati sulle conseguenze delle dipendenze, non solo legate alle droghe, ma anche all’alcol e al fumo. La prevenzione, sottolinea Magi, non è un costo, ma un risparmio per il futuro del Sistema Sanitario Nazionale, che altrimenti sarebbe gravato dai costi legati alla cura di patologie prevenibili. Durante il convegno, il vicepresidente dell’Ordine, Stefano De Lillo, ha evidenziato che circa un terzo degli studenti delle scuole superiori ha provato sostanze stupefacenti, con un rischio concreto per la salute respiratoria in età adulta.
Uno degli strumenti più efficaci per combattere l’abuso di droghe tra gli adolescenti è la peer education, o educazione tra pari. Secondo Antonio Bolognese, responsabile scientifico della Commissione per lo studio e la prevenzione delle dipendenze, l’Ordine dei Medici di Roma promuove nelle scuole incontri con piccoli gruppi di studenti, fornendo loro informazioni chiare e utili sui rischi legati all’uso di droghe. Questo approccio, che raggiunge non solo studenti ma anche genitori e insegnanti, punta a far sì che i giovani possano diffondere il messaggio tra i coetanei in modo efficace e diretto. In due anni di attività, il programma ha raggiunto circa 3.500 persone, dimostrando l’importanza della prevenzione condivisa.
© 2023 Near Future - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
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