Successore dell’affidabile Ariane 5, Ariane 6 vanta tecnologie all’avanguardia, maggiore flessibilità e costi ridotti, aprendo la strada a una nuova era di esplorazione spaziale per l’Europa. Ariane 6 rappresenta l’eccellenza ingegneristica europea. Con i suoi tre stadi, il razzo sfrutta una propulsione criogenica basata su idrogeno e ossigeno liquidi, garantendo potenza ed efficienza. Il motore Vulcain 2.1, evoluzione del Vulcain 2 utilizzato da Ariane 5, assicura una spinta propulsiva impareggiabile. Per un ulteriore boost durante la fase iniziale, Ariane 6 si affida ai razzi ausiliari P120 a propellente solido, disponibili in configurazioni da 2 o 4 unità a seconda del carico da trasportare.
Nato per soddisfare le esigenze più diverse, Ariane 6 offre due versioni: Ariane 62 e Ariane 64. La prima può trasportare fino a 10,3 tonnellate in orbita terrestre bassa e 4,5 tonnellate in orbita geostazionaria, mentre la 64, con i suoi due motori aggiuntivi, raddoppia le capacità, raggiungendo 20,6 tonnellate in orbita terrestre bassa e 11,5 tonnellate in orbita geostazionaria. L’ogiva, disponibile in due altezze (14 e 20 metri), si adatta perfettamente al volume del carico, garantendo la massima efficienza.
L’obiettivo di Ariane 6 è ambizioso: 10-11 lanci all’anno con un livello di successo pari al suo predecessore. A differenza di altri vettori, Ariane 6 non è riutilizzabile, ma vanta una versatilità impareggiabile. Il suo secondo stadio, con motore Vinci riaccendibile fino a 4 volte, permette di rilasciare più satelliti su orbite differenti durante un singolo lancio. Già pianificati lanci fino al 2030, Ariane 6 apre nuove frontiere per l’esplorazione spaziale, la scienza e le telecomunicazioni.
Il lancio è previsto per martedì 9 luglio, dallo spazioporto di Kourou nella Guyana francese. Un evento storico che segna l’inizio di una nuova era per l’Europa nello Spazio. A bordo del razzo, quattro deployer trasporteranno numerosi satelliti per 9 clienti, dimostrando fin da subito l’affidabilità e la flessibilità di questo nuovo gigante. Come sottolinea Loïc Bourillet, responsabile del Collective Launch Service Procurement dell’ESA: “Il primo volo di un nuovo razzo è sempre un evento eccezionale… È una testimonianza delle menti creative della nostra generazione”.
© 2023 Near Future - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
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