Il futuro della radioastronomia sta prendendo forma con il progetto Square Kilometre Array (Ska), che prevede la costruzione del più grande radiotelescopio del mondo, costituito da due componenti principali: Ska-Low, un telescopio a bassa frequenza in costruzione in Australia, e Ska-Mid, un telescopio a media frequenza in via di realizzazione in Sud Africa.
Questo ambizioso progetto internazionale mira a svelare i misteri del cosmo attraverso osservazioni senza precedenti, aprendo nuove frontiere nella nostra comprensione dell’universo. Recentemente, le antenne ‘made in Italy’ di Ska-Low hanno prodotto le prime immagini spettacolari, che mostrano la Via Lattea attraversare il cielo notturno insieme a sorgenti radio luminose come le galassie Ngc 5128 e M87, nonché altre sorgenti meno brillanti, visibili quando il piano galattico e il Sole sono sotto l’orizzonte.
Queste immagini sono il risultato di una prima osservazione ‘a tutto cielo’ di 24 ore, effettuata utilizzando una sola delle 512 stazioni previste per Ska-Low. Attualmente, una stazione in Australia occidentale ospita le prime 256 antenne delle 131mila che comporranno il telescopio una volta completato. Le antenne, alte due metri e dalla forma curiosa che ricorda un albero di Natale, sono state progettate e realizzate dall’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) in collaborazione con l’Istituto di Elettronica e di Ingegneria dell’Informazione e delle Telecomunicazioni del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Ieiit) e l’azienda italiana Sirio Antenne. Secondo Giulia Macario, ricercatrice dell’Inaf di Arcetri, queste prime immagini non hanno precedenti per il loro impatto scientifico e rappresentano un’anteprima delle straordinarie capacità di imaging di Ska-Low.
Questo risultato segna l’inizio della prima fase operativa di Ska-Low, preannunciando una rivoluzione nella radioastronomia. Una volta completato, Ska-Low permetterà osservazioni mai viste prima, offrendo la possibilità di scoprire nuovi oggetti cosmici e fenomeni ancora sconosciuti, trasformando radicalmente la nostra conoscenza dell’universo.
© 2023 Near Future - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
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