La salute mentale nel contesto lavorativo è diventata una questione di rilevanza globale. La depressione associata al lavoro ha un impatto economico enorme: costa circa 620 miliardi di euro all’anno e causa una perdita di produzione economica pari a 240 miliardi di euro. Secondo l’Oms più di 300 milioni di persone nel mondo soffrono di disturbi mentali legati al lavoro, tra cui esaurimento, ansia, depressione e stress post-traumatico. Questo si riflette nel fatto che un lavoratore su quattro in Europa ritiene che il lavoro abbia un impatto negativo sulla sua salute.
I costi delle patologie mentali rappresentavano oltre il 4% del Pil in tutti gli Stati membri dell’UE nel 2015. La situazione è ulteriormente complicata dal fenomeno del burnout, che sta aumentando globalmente. Secondo il Report Future Forum Pulse 2023, il 42% della forza lavoro sperimenta il burnout, il che rappresenta un massimo storico.
L’Oms definisce il burnout come una sindrome causata dallo stress cronico non gestito con successo sul posto di lavoro, caratterizzata da esaurimento, distanza mentale dal lavoro e ridotta efficacia professionale. È un problema che colpisce lavoratori di tutti i livelli, inclusi manager e dirigenti.
La flessibilità sul lavoro è diventata un fattore chiave nel prevenire il burnout. I dipendenti insoddisfatti della loro flessibilità lavorativa sono più inclini a sentirsi esausti sul lavoro. Il 93% dei dipendenti desidera una maggiore flessibilità e questo desiderio è secondario solo alla retribuzione per quanto riguarda la soddisfazione lavorativa.
L’Oms ha pubblicato linee guida sulla salute mentale sul lavoro, che includono la riduzione del carico di lavoro, la gestione dello stress e il miglioramento delle competenze dei lavoratori. Queste linee guida si rivolgono sia agli impiegati che ai dirigenti e coprono sia la prevenzione che la gestione dei problemi di salute mentale.
La digitalizzazione e l’uso di tecnologie avanzate, come l’intelligenza artificiale, stanno cambiando il panorama lavorativo. Tuttavia, è importante che queste nuove tecnologie siano utilizzate per migliorare la salute mentale dei lavoratori e non come una fonte di stress aggiuntivo. Il mondo del lavoro deve adattarsi a questo nuovo scenario, tenendo conto dei diritti alla salute mentale e fisica dei lavoratori.
© 2023 Near Future - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
Gruppo Editoriale: USB - Animalsland - Findyourtravel - Foodando - Worldculture
© 2023 Near Future - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
Gruppo Editoriale: USB - Animalsland - Findyourtravel - Foodando - Worldculture