Grazie a innovativi esperimenti su topi, i ricercatori dell’Università Americana della Salute e della Scienza dell’Oregon hanno svelato i meccanismi di una tecnica rivoluzionaria: il trasferimento del nucleo di una cellula della pelle (con il suo DNA) all’interno di una cellula uovo “svuotata” del suo nucleo originale. Una volta fecondata, questa cellula uovo “ibrida” è in grado di generare embrioni vitali.
La tecnica, presentata sulla rivista Science Advances, si ispira a quella utilizzata nel 1996 per clonare la pecora Dolly. Ma a differenza della clonazione, permette di ottenere embrioni con il patrimonio genetico di entrambi i genitori, aprendo nuove strade per la cura dell’infertilità.
“Il nostro obiettivo è produrre ovuli per donne che non ne hanno propri”, spiega il Dr. Shoukhrat Mitalipov, coordinatore dello studio. La tecnica potrebbe infatti aiutare donne in età avanzata o con problemi di fertilità, ma anche coppie omosessuali maschili a concepire figli geneticamente legati ad entrambi i papà. Già nel gennaio 2022, i ricercatori avevano dimostrato la fattibilità del metodo. La nuova ricerca approfondisce ulteriormente il suo funzionamento, aprendo la strada a possibili applicazioni future.
Vediamo allora quali possono essere gli scenari possibili in un futuro prossimo:
Sebbene la strada per l’applicazione clinica sia ancora lunga, la scoperta rappresenta un importante passo avanti nella lotta all’infertilità. La ricerca futura si concentrerà sul miglioramento della tecnica e sulla sua sicurezza, per donare nuova speranza a tante coppie che desiderano ardentemente il sogno di una famiglia.
© 2023 Near Future - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
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