Il mistero della fertilità femminile potrebbe avere una nuova chiave di lettura. Molte sono state e sono ancora le strade percorse negli anni per risolvere una delle sfide della ginecologia. Ora sotto la lente è un particolare tipo di neurone nel cervello femminile, che esercita un impatto notevole sul rilascio di ormoni regolatori della funzione ovarica. A scoprirlo è una ricerca condotta dalla Scuola di Specializzazione in Scienze Bioagricole dell’Università di Nagoya, in Giappone. Lo studio, pubblicato sulla rivista Scientific Reports, non solo getta nuova luce sulla comprensione dei disturbi riproduttivi, ma promette anche progressi significativi nella loro cura, sia negli esseri umani che negli animali.
Il cuore di questa intricata coreografia neuroendocrina risiede nei neuroni kisspeptina del cervello. Questi ultimi orchestrano il rilascio di gonadotropina ipotalamica (GnRH) e degli ormoni follicolo-stimolanti/luteinizzanti dell’ipofisi (LH). Fondamentali per il processo riproduttivo, tali ormoni stimolano le ovaie a espletare le loro funzioni. Un ruolo particolare è attribuito ai neuroni kisspeptina nell’ARC, che esprimono la dinorfina, un’inibitore chiave, sottolineando la complessità di questo spettacolare spettacolo biologico.
Per penetrare più a fondo in questi segreti, i ricercatori hanno intrapreso una sfida genetica. Hanno modificato geneticamente ratti femmine per eliminare il gene Kiss1, responsabile della produzione di kisspeptina. Ebbene, solo nei neuroni esprimenti il recettore della dinorfina, è emerso un quadro interessante. Sebbene i ratti fossero ancora fertili, la scomparsa del Kiss1 nelle cellule con recettori della dinorfina ha influenzato significativamente il numero di neuroni kisspeptina, con conseguenze sul ciclo estrale, il peso ovarico e la prole. La professoressa Hiroko Tsukamura dell’Università di Nagoya ha sottolineato come questi risultati possano aprire nuove prospettive per comprendere il meccanismo centrale della riproduzione. Le possibili applicazioni si incentreranno nella cura dei disturbi ovarici negli animali e dell’infertilità nelle donne.
© 2023 Near Future - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
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