Home » Tecnologia » La Nasa torna in contatto con la sonda Voyager 2
La Nasa è riuscita a ristabilire il pieno contatto con la sonda Voyager 2, utilizzando il suo trasmettitore di massima potenza per inviare un “urlo interstellare”. Questo messaggio ha corretto l’orientamento dell’antenna della sonda, permettendole di continuare a inviare informazioni dallo spazio al di là del sistema solare. Lanciata nel 1977 per esplorare i pianeti esterni e fungere da rappresentante dell’umanità nell’Universo, la Voyager 2 si trova attualmente a oltre 19,9 miliardi di chilometri dalla Terra.
Il segnale inviato era ancora troppo debole per ricevere i dati trasportati, ma dimostrava che la sonda poteva ricevere messaggi. Così, il 4 agosto, il Jet Propulsion Laboratory (JPL) della Nasa, responsabile della sonda, ha inviato istruzioni per correggerne l’orientamento. Dopo un viaggio di 18,5 ore alla velocità della luce, il messaggio è arrivato alla Voyager 2. E dopo 37 ore, i controllori di missione hanno confermato che il comando era stato ricevuto e interpretato correttamente.
La Voyager 2 ha iniziato a inviare dati scientifici e telemetria nella notte del 4 agosto, confermando che funzionava normalmente e seguiva la traiettoria prevista.
Nel dicembre 2018, la Voyager 2 ha lasciato l’eliosfera, la bolla magnetica fornita dal Sole che protegge il sistema solare dalle radiazioni interplanetarie. Attualmente è in viaggio nello spazio interstellare.
Prima di lasciare il sistema solare, la sonda ha esplorato Giove e Saturno, diventando la prima e finora unica navicella spaziale a visitare Urano e Nettuno. La gemella Voyager 1 è stata la prima sonda dell’umanità ad entrare nello spazio interstellare nel 2012. Entrambe le sonde portano i “Golden Records”, vale a dire dischi di rame placcato in oro destinati a trasmettere la storia del nostro mondo agli extraterrestri, nel caso in cui venissero scoperti.
I “Golden Records” includono una mappa del nostro sistema solare, un pezzo di uranio che funge da orologio radioattivo per datare il lancio dell’astronave e simboli che spiegano come riprodurre il disco. Contengono immagini codificate della vita sulla Terra, oltre a musica e suoni. Le sonde Voyager continuano a trasmettere dati scientifici, ma si prevede che le loro risorse di energia si esauriranno non molto dopo il 2025. A quel punto, continueranno a vagare nella Via Lattea, potenzialmente in silenzio per tempi indefiniti.
© 2023 Near Future - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
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