Una scoperta che potrebbe rivoluzionare il mondo. Un magnete, realizzato con materiale superconduttore ad alta temperatura, ha raggiunto, con un campo magnetico di 20 tesla, un’intensità da record e ciò vuol dire che può fornire l’energia che serve per costruire una centrale a fusione nucleare con produzione illimitata di energia sostenibile ed economica.
I test sul nuovo magnete superconduttore
Il risultato è stato raggiunto il 5 settembre del 2021 dai laboratori del Plasma Science and Fusion Center del MIT (Massachussets Institute of Technology) negli Usa. Ma da allora sono stati eseguiti diversi test. Adesso i risultati degli esami effettuati sono stati pubblicati su IEEE Transactions on Applied Superconductivity. La cosa più importante non è stato il risultato raggiunto quasi tre anni fa bensì tutti i test e le prove a cui è stato sottoposto il magnete, fino al punto di rottura. In questo modo gli studiosi hanno potuto accertare la sua reale resistenza e tutti i risultati sono stati ritenuti un successo. Questo magnete è ritenuto quindi adatto per la progettazione di un nuovo dispositivo di fusione.

Cosa sono e dove vengono utilizzati i superconduttori
I superconduttori sono materiali, in particolare metalli, capaci di essere conduttori di energia elettrica ad alta temperatura e vengono utilizzati per realizzare cavi e magneti. I ricercatori hanno evidenziato come finora altri magneti superconduttori avessero sprigionato abbastanza potenza per rendere possibile l’energia di fusione ma le dimensioni e i costi di questi materiali avevano reso impossibile proseguirne lo sviluppo. Adesso, invece, questo nuovo magnete superconduttore rende economica la realizzazione di un reattore nucleare Tokamak che è il modello più utilizzato per le centrali a fusione. Ad oggi l’obiettivo è quello di realizzare una centrale a fusione che produca più elettricità di quanta ne consumi, senza emettere gas serra e con una ridotta quantità di rifiuti radioattivi. Come combustibile viene utilizzato l’idrogeno che va compresso a temperature e pressioni elevatissime e finora nessun materiale era in grado di resistere a temperature così alte e produrre campi magnetici molto potenti.
A cosa serve un superconduttore
Finora i magneti superconduttori dovevano lavorare a temperature prossime allo zero assoluto (4°K), a circa -270°C, mentre le nuove tipologie possono lavorare a 20°K che, sebbene sia una temperatura ancora estremamente bassa, dà notevoli vantaggi sotto vari aspetti. Il risultato ottenuto è stato possibile grazie all’utilizzo di un nuovo materiale aggiunto ai magneti per fusione, vale a dire ossido di rame e bario di terre rare noto come REBCO. E proprio grazie al REBCO è stato possibile, ad esempio, eliminare il materiale isolante attorno ai sottili nastri piatti di superconduttore che compongono il magnete.
I ricercatori hanno riferito di aver completamente ripensato i principi per la costruzione dei magneti superconduttori e alla fine sono arrivati a un magnete di circa 9 tonnellate capace di produrre un campo magnetico costante e uniforme di poco superiore ai 20 tesla, ben oltre i risultati ottenuti finora.