Grazie ai dati combinati dei telescopi spaziali Webb e Hubble, un team dell’Università Johns Hopkins guidato dal Premio Nobel Adam Riess ha dimostrato che l’espansione dell’universo procede a una velocità sempre crescente. I risultati, pubblicati su The Astrophysical Journal, evidenziano una discrepanza tra le misurazioni osservate e le previsioni teoriche, suggerendo che i modelli cosmologici attuali sono incompleti. Questa scoperta rafforza l’idea che ci sia ancora molto da scoprire sull’origine e sul funzionamento del cosmo.
I dati raccolti dal telescopio Webb nei suoi primi due anni di operatività confermano le misurazioni effettuate in precedenza da Hubble. I due strumenti hanno rilevato valori simili per la costante di Hubble, rispettivamente 72,6 e 72,8 chilometri al secondo per megaparsec. Questi risultati smentiscono l’ipotesi di errori di misurazione, consolidando il dato che il tasso di espansione è superiore rispetto a quello previsto dal modello standard della cosmologia, che stima un valore compreso tra 67 e 68 chilometri al secondo per megaparsec.
Questa discrepanza, che ha incuriosito gli scienziati per oltre un decennio, potrebbe rivelare falle significative nel modello cosmologico standard. Oltre a non spiegare l’accelerazione dell’espansione, il modello attuale non chiarisce pienamente la natura della materia oscura e dell’energia oscura, che costituiscono il 96% dell’universo. Colmare questa lacuna potrebbe fornire risposte cruciali non solo sull’espansione cosmica, ma anche su altri misteri fondamentali dell’universo.
Secondo Marc Kamionkowski, astrofisico della Johns Hopkins, la discrepanza osservata potrebbe essere spiegata dall’esistenza di una forma di materia sconosciuta che ha influenzato l’universo nei suoi primi istanti di vita. Altre ipotesi includono proprietà inusuali della materia oscura, l’esistenza di particelle esotiche o campi magnetici primordiali. Qualunque sia la spiegazione, la conferma delle misurazioni da parte di due strumenti di punta come Webb e Hubble rappresenta un’opportunità senza precedenti per approfondire la comprensione del nostro universo.
© 2023 Near Future - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
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