Il telescopio spaziale Euclid ci aiuterà a comprendere perché l’espansione dell’universo stia ancora accelerando miliardi di anni dopo il Big Bang. Il gioiello tecnologico, lanciato lo scorso luglio dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA), consentirà di mappare la struttura dell’universo su larga scala fino a una distanza di oltre 10 miliardi di anni luce.
La missione di Euclid, della durata di sei anni, permetterà agli scienziati di utilizzare le immagini ottenute per studiare la distribuzione della materia e dell’energia oscura, due componenti dell’universo in parte ancora sconosciute.
Un’orchestra di agenzie spaziali, aziende e strumenti di alta tecnologia
Nel progetto dell’ESA sono coinvolte agenzie spaziali di tutto il mondo, tra cui le Agenzie Spaziali italiana e francese Asi e Cnes, mentre Thales Alenia Space è il ‘prime contractor’ di Euclid che guiderà un team industriale di oltre 80 aziende europee.
Il payload di Euclid consta di un telescopio di 1,2 metri di diametro e due strumenti, il VIS (Visible Instrument) e il NISP (Near Infrared Spectro-Photometer), che operano nella parte visibile dello spettro e nel vicino infrarosso, raccogliendo la luce di oggetti cosmici lontani.
I dati del telescopio saranno utilizzati per determinare il tasso di crescita delle strutture galattiche, misurare la quantità di materia oscura e di energia oscura e discernere il possibile effetto di un comportamento della gravità su scala cosmica diverso dalle previsioni della Relatività Generale di Einstein. Euclid fornirà 150.000 immagini ad alta definizione e le relative informazioni cromatiche e spettrali. Questi dati saranno trasmessi dalla sua orbita intorno al punto di Lagrange L2 Sole-Terra, a una distanza di 1,5 milioni di chilometri dalla Terra.
Le scoperte di Euclid potrebbero avere un impatto decisivo sulla comprensione dell’universo e spiegarci perché si sta espandendo a un ritmo accelerato. Se la materia oscura è la responsabile dell’accelerazione, il telescopio ci darà una migliore comprensione della sua natura. Se invece è l’energia oscura la responsabile dell’accelerazione, Euclid ci darà una misura più precisa della sua quantità.
© 2023 Near Future - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
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