Il riscaldamento globale è una realtà, soprattutto in questi giorni, ma l’Europa potrebbe essere minacciata da un futuro freddo a causa del possibile collasso della corrente oceanica cruciale per la distribuzione del calore, conosciuta come Amoc (Atlantic Meridional Overturning Circulation). Nuove previsioni basate su simulazioni matematiche, pubblicate su Nature Communications da Peter Ditlevsen e Susanne Ditlevsen dell’Università di Copenhagen, indicano che questo collasso potrebbe verificarsi intorno al 2060.
La Amoc è un ramo vitale della nota corrente del Golfo, responsabile del trasporto di acque calde verso il Nord Europa. Questa corrente contribuisce a un clima relativamente mite in tutta Europa e gli studiosi suggeriscono che nel passato la sua interruzione abbia avuto un ruolo significativo nell’ultima Era glaciale, conclusasi circa 14.000 anni fa.
La crisi climatica attuale, derivante dalle elevate emissioni di gas serra nell’atmosfera, sta alterando sottilmente le dinamiche marine, inclusa la temperatura delle acque superficiali e profonde e la concentrazione salina. Secondo i ricercatori danesi, ciò avrà quasi certamente un impatto sulla Amoc. Attraverso l’analisi dei dati degli ultimi 150 anni e l’utilizzo di nuovi modelli matematici, i ricercatori stimano che vi sia una probabilità del 95% di un collasso quasi totale della Amoc tra il 2025 e il 2095, con un picco di probabilità attorno al 2057.
Un blocco della Amoc potrebbe avere gravi conseguenze sul clima, alterando la distribuzione del calore e delle precipitazioni a livello globale. Mentre il raffreddamento dell’Europa potrebbe sembrare meno preoccupante poiché il pianeta nel suo complesso sta diventando più caldo e le ondate di calore diventano più frequenti, questo blocco contribuirà all’aumento del riscaldamento nei Tropici, dove l’aumento delle temperature ha già creato condizioni di vita difficili.
Le nuove simulazioni divergono da ciò che è stato recentemente pubblicato dall’IPCC (Pannello intergovernativo sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite), poiché l’IPCC non prevede blocchi totali o improvvisi della corrente Amoc. Tuttavia, gli autori della ricerca sottolineano l’importanza di ridurre al più presto possibile le emissioni di gas serra, indipendentemente dall’evoluzione futura del clima. Questo passo è essenziale per affrontare la crisi climatica e mitigare i potenziali impatti negativi sulle condizioni climatiche e sulla vita sulla Terra.
© 2023 Near Future - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
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