Alla luce dell’andamento climatico, si teme che a settembre farà troppo caldo nelle scuole italiane, soprattutto quelle del Mezzogiorno. Gli effetti dei cambiamenti climatici, infatti, stanno emergendo con sempre maggiore intensità in tutto il mondo, compreso il nostro Paese. Negli ultimi anni, l’aumento delle temperature ha portato a condizioni estreme che hanno impattato vari settori, inclusa l’istruzione. La Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA) evidenzia la necessità di adattamenti nel settore scolastico per proteggere la salute degli studenti e del personale scolastico.
Secondo Alessandro Miani, presidente di SIMA, gli effetti del caldo eccessivo sono particolarmente gravi nel Sud Italia. L’anno scorso, durante il mese di settembre, si sono verificati episodi di mancamenti e malori tra gli studenti a causa delle temperature elevate all’interno delle aule. Questi eventi sottolineano la crescente incidenza delle ondate di calore dovute ai cambiamenti climatici, con temperature che possono raggiungere i 36 gradi centigradi e persistere fino a ottobre.
All’interno degli edifici scolastici durante i mesi estivi la temperatura dell’aria consigliata deve essere compresa tra 24 e 27 °C , mentre per i mesi invernali la temperatura deve variare tra 18 e 22 °C. La situazione attuale delle scuole italiane, con aule spesso sovraffollate e scarsamente ventilate, amplifica i rischi per la salute. L’aumento dei livelli di anidride carbonica (CO2) e la presenza di particolato fine (Pm2,5 e Pm10) possono causare problemi di salute quando superano i livelli raccomandati. Un’indagine della Commissione Europea nel 2015 ha rilevato che l’85% degli studenti in 114 scuole primarie di 23 paesi dell’UE era esposto a concentrazioni di particolato superiori ai limiti stabiliti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. SIMA propone di posticipare l’inizio dell’anno scolastico nel Sud Italia per garantire condizioni sicure agli studenti, evitando il picco del caldo estivo. Suggerisce di lasciare le scuole chiuse fino all’equinozio d’autunno, a cavallo tra il 21 e il 23 settembre, per tutelare il benessere psicofisico degli alunni. Inoltre, SIMA condivide le raccomandazioni degli ‘Indirizzi di Policy Integrate per la Scuola che Promuove Salute’, che chiedono maggiore attenzione al microclima e alla qualità dell’aria nelle scuole italiane, sottolineando la necessità di azioni concrete a livello territoriale.
© 2023 Near Future - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
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