Home » Intelligenza Artificiale » La cornea artificiale soluzione alla carenza di donatori
La cecità corneale, spesso curata con trapianti di cornea, si trova di fronte a una crescente domanda che però rimane insoddisfatta a causa della carenza di donatori. Una soluzione potenziale a questo problema è stata sviluppata dai ricercatori svedesi della Linkoping University e LinkoCare Life Sciences.
Essi hanno creato una cornea artificiale utilizzando molecole di collagene. Queste sono state ottenute attraverso la coltivazione di pelle in laboratorio, sottoposta a un processo di purificazione che è stato già impiegato in altre applicazioni. I risultati dei test sperimentali su questa membrana artificiale sono stati pubblicati sulla rivista Nature Biotechnology.
La cornea artificiale è stata impiantata con successo in 20 pazienti affetti da cheratocono, una malattia degenerativa della membrana, di cui 14 erano ciechi. Il cheratocono può portare a deformazioni irreversibili della cornea, causando potenzialmente la cecità. Nelle settimane successive all’intervento, la cornea artificiale ha dimostrato di sostituire efficacemente le funzioni di quella originale che i pazienti avevano perso a causa della malattia.
Un’alternativa al trapianto corneale è rappresentata dall’iniezione di cellule endoteliali coltivate in laboratorio. Una scoperta che potrebbe rappresentare una vera e propria rivoluzione medica. Questa innovativa procedura prevede l’iniezione di cellule endoteliali estratte da una cornea donata, coltivate in coltura e successivamente iniettate. Questo metodo semplificherebbe l’intervento, offrendo un recupero della vista più rapido. Circa il 40% dei trapianti annuali di cornea in Italia, che ammontano a circa cinquemila, potrebbe beneficiare di questa innovativa tecnica.
La coltivazione di cellule endoteliali è stata sviluppata dal chirurgo oftalmologo Shigeru Kinoshita dell’Università di Kyoto ed è già stata testata su centinaia di casi negli Stati Uniti. Attualmente, è in fase di esame da parte della FDA Food and Drug Administration americana, e presto inizierà il processo di sperimentazione anche in Italia, necessario per la validazione a livello europeo.
© 2023 Near Future - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
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