La sanità italiana vive un momento critico. Il 52% dei medici e il 45% degli infermieri dichiarano di essere vittime del burnout, un fenomeno aggravato da condizioni lavorative spesso sfavorevoli. A pesare sono le carenze di personale, retribuzioni inferiori del 22% rispetto alla media europea e la crescita di episodi di aggressioni, con un impatto psicologico significativo. Questo scenario si inserisce in un contesto di trasformazioni legate al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), che punta a riorganizzare la sanità con nuove tecnologie, ma senza risolvere i problemi strutturali che mettono a rischio la salute degli operatori.
Dal 2008, l’assunzione di personale sanitario ha subito un forte rallentamento, interrompendo una crescita che durava da decenni. Il rapporto evidenzia come, nel 2014, si contavano solo 80 assunzioni ogni 100 pensionamenti, un dato mai recuperato pienamente. La situazione si è aggravata durante la pandemia, con un incremento del 44,6% nell’uso di contratti a tempo determinato tra il 2019 e il 2022. Questa precarietà mina la stabilità del sistema sanitario, imponendo carichi di lavoro eccessivi che gravano sulle spalle degli operatori.
Il burnout colpisce in modo particolare le donne, che rappresentano il 67% della forza lavoro sanitaria e sono le più esposte a violenze e discriminazioni. Solo il 19,2% dei ruoli dirigenziali è occupato da donne, nonostante costituiscano la maggioranza dei medici. Anche dal punto di vista economico, il divario retributivo penalizza pesantemente i professionisti italiani rispetto ai colleghi europei, con differenze significative sia per i medici specialisti sia per gli infermieri.
In questo scenario complesso, innovazioni come l’intelligenza artificiale, la telemedicina e la robotica offrono prospettive di cambiamento. Tuttavia, come sottolineato da Alberto Oliveti, presidente della Fondazione Enpam, per affrontare le sfide future è necessario riscoprire i valori fondamentali della professione medica: scienza, coscienza e sapienza. Gian Maria Fara, presidente di Eurispes, ribadisce l’importanza di un approccio interdisciplinare e strategico, fondamentale per ridare autorevolezza e stabilità a un settore essenziale per il benessere della società.
© 2023 Near Future - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 31 del 21/07/2022)
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